CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > Le Interviste > 20 Ottobre 2014

GIANLUIGI FRIGERIO:
“DARE AI GIOVANI OPPORTUNITÀ VERE”

Ogni mese proporremo un’intervista a un esponente politico locale. Iniziamo con Gianluigi Frigerio consigliere comunale di Forza Italia e vicepresidente del consiglio comunale.

 

Abbiamo chiesto innanzitutto a Gianlugi Frigerio, alla sua seconda esperienza sui banchi del consiglio comunale, di presentarsi: «Sono nato a Cernusco, dove risiedo. Ho un fratello e una sorella. Dalla mia famiglia ho imparato la forza di volontà e a essere positivo, anche nei momenti di difficoltà. Sono dipendente regionale e lavoro nel settore del Commercio, Turismo e Terziario. Credo nell'amicizia, nel rispetto e nell'educazione. Amo lo sport, i viaggi, il teatro, la storia. Leggere libri, fare una bella corsa, uscire con gli amici e organizzare eventi sono i miei hobbies preferiti. Sono giornalista pubblicista. Mi piace lavorare con gli altri e ascoltare il punto di vista di chi ha altre idee. Credo che il lavoro, la motivazione e la voglia di migliorarsi sia una chiave importante per vivere meglio ed essere utile a chi ci sta vicino.»

 
Gianluigi Frigerio

Possiamo quindi cominciare con le nostre domande. La richiesta di ampliamento del Centro Commerciale Carosello deve essere accolta oppure no dal nostro Comune?
Non è possibile dare a priori risposte a progetti se gli stessi non sono guidati da analisi approfondite e da ragioni che illustrino gli obiettivi strategici in termini di relazioni territoriali, di equilibrio nelle infrastrutture e nei movimenti di traffico, di armonizzazione di scopi sociali, economici. E’ doveroso informare la città che non è stata ancora presentata nelle sedi opportune la “domanda commerciale” né siamo in grado di conoscere il rapporto di impatto commerciale, territoriale, ambientale e infrastrutturale rispetto alla richiesta di ampliamento. Sarà infatti decisivo conoscere gli indicatori degli impatti e le “condizioni di sostenibilità” richieste da Regione Lombardia con l’impegno dell’operatore ad annullare l’impatto stesso dell’intervento con la previsione e definizione di misure e proposte, come previsto dalla normativa di riferimento. Di qui la mia astensione critica ma con proposte concrete al Sindaco perché Cernusco abbia vantaggi e non danni da questa richiesta di ampliamento.

Come giudica l’operato della Giunta Comincini nel corso di questo secondo mandato? Ha notato differenze rispetto al primo mandato?
Il meglio è nemico del bene. Il vero problema sono i facili slogan e la scarsa attenzione rispetto alle piccole grandi cose di una città di 30.000 abitanti: la manutenzione del verde e la cura della città sono insoddisfacenti. Sicurezza e Polizia locale hanno ampi margini di miglioramento:  perché le telecamere sono attive per fare cassa e mancano e/o non sono attive nel caso di furti, delinquenza e microcriminalità? Si assiste a una miopia preoccupante: qual è il senso delle multe a raffica proprio nei giorni in cui un’intera area della città subisce notevoli disagi per i lavori pubblici? (Il riferimento è a piazza Stefano Ghezzi e dintorni, quartiere Tre Torri). Scarsa attenzione ad alcune priorità: di concreto poco o nulla sulle politiche per il lavoro. Il Patto  per la scuola può funzionare quando da anni il Piano di Diritto allo Studio è presentato e votato dopo l’inizio dell’anno scolastico? Il traffico e l’inquinamento continuano ad essere temi assenti. Il cittadino cernuschese paga – e non poco – per dei servizi da rivedere e migliorare.

È difficile fare opposizione?
Chi evita l’impegno e l’errore, elude la vita. A livello locale l’impegno sociale e politico ha un significato molto chiaro:  mi impegno per  essere presente, attivo, fare interventi, mozioni, interpellanze, interrogazioni e questioni di attualità, ma anche  iniziative sul territorio: raccolta di firme, promozione di comitati  spontanei, eventi  sociali, sportivi e culturali.

Ci sono problemi urgenti che l’attuale amministrazione comunale dovrebbe affrontare e risolvere per migliore la qualità della vita nella nostra città?
Il 17 ottobre ho presentato un’interpellanza sul  degrado – oramai insostenibile – del nostro cimitero: i morti per loro natura tacciono. Il degrado delle scuole: qui i vivi commentano.  Più cultura, quella vera che crea inclusione sociale e partecipazione, più campagne di educazione civile, più attenzione e lavoro per il decoro della città: non bastano i marciapiedi! Camminare e fare sport Lungo Naviglio e al Parco dei Germani non è sicuro. Ormai è quasi un velodromo e c’è un’assoluta mancanza di controllo della Polizia locale, come in molte vie della nostra città, preda di furti di appartamenti.

Un’amministrazione comunale come potrebbe aiutare i giovani a costruire il loro futuro? 
Non abbandonandoli al loro destino e credere nelle loro potenzialità. Dando loro opportunità vere. Più aiuto a chi collabora e sostiene le politiche pubbliche: le associazioni sportive, gli oratori, il volontariato, la scuola pubblica statale (da promuovere meglio) e la scuola pubblica non statale: l’Aurora Bachelet rappresenta un punto di forza e qualità nel sistema educativo cittadino.  

C’è qualcosa in più che lei farebbe per aiutare le famiglie cernuschesi nell’attuale difficile situazione economica?
Il modello del Dopoguerra: una comunità forte, un insieme di valori. Serve una rete cooperativa:  famiglie, scuole, associazioni, imprenditori, banche, aziende insieme possono superare la crisi.

Al secondo mandato di consigliere, l’esperienza politica la sta cambiando?
L’esperienza ci cambia e impone aggiornamenti. Ma senza dimenticare la coerenza e l’etica.

Perché oggi la gente avverte la politica tanto lontana dal vivere quotidiano?
La politica ha perso entusiasmo e soprattutto ha perso la bussola: servono ideali, valori, obiettivi in cui riconoscersi. Il singolo è preda del provvisorio e della banalità delle cose. L’egoismo e la maleducazione sono due sfide da vincere: conducono alla sconfitta delle comunità e al disinteresse per chi ha bisogno.

La stretta attualità ci suggerisce questa domanda: quali conseguenze deriverebbero all’ospedale Uboldo e ai Cernuschesi dalla chiusura del punto nascita? Ritiene possibile una revoca della delibera regionale?
Non comprendo le motivazioni di questa scelta per Cernusco e la Martesana. Ristrutturato - con costi importanti - il reparto è un valore per il nostro territorio. Regione Lombardia vuole giustamente  garantire la sicurezza delle future mamme nei momenti del travaglio, del parto e della nascita, definendo  parametri quali il numero minimo di nascite annue per ospedale pari almeno a 500, pena prevista, appunto, l’accorpamento con un’altra struttura. Non si capisce perché tale indicatore non sia applicato per l’Uboldo, che  è in linea con questo requisito e  ha un numero di nati più alto rispetto a Melzo:  605 nascite annue a Cernusco in media e solo 457 a Melzo. Come segno di solidarietà e impegno attivo ho promosso la petizione “Teniamo in vita le nascite a Cernusco” che sta mobilitando tantissimi cittadini. Ascoltare le esigenze e le proposte del territorio è una responsabilità per Regione Lombardia:  i dati e lo sviluppo del territorio non sono stati presi nella giusta valutazione. Ho partecipato attivamente alla manifestazione di solidarietà nei confronti dell’Ospedale Uboldo organizzata sabato 18 ottobre.

Nel corso di quest’anno sono riemersi tanti episodi di corruzione: come giudica quanto accaduto? 
Consapevole che il patronimico mi chiama ad un sentimento di famiglia e legami che affondano nel cuore, se accertate e stabilite correlazioni e responsabilità ad personam, la giustizia umana farà il suo corso. Senza però la condivisione di una nuova etica universalmente accettata e vissuta, temo – guardandomi attorno – che non ci sarà un rinascimento dell’uomo. Un pensatore che ammiro ha affermato: o dalla nostra epoca ne usciamo tutti nuovi, o non ne uscirà nessuno.

Ritiene che la Comunità pastorale dovrebbe fare qualcosa per la città che sinora non ha fatto?
Direi di si e velocemente prima che sia troppo tardi. Credo che possa essere uno strumento importante per la nostra città a livello educativo, etico, sociale e politico.

Cernusco sul Naviglio, 20 ottobre 2014

 

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01  -  Best View:  800x600 - IE 6