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Un’intervista a più voci …
per meglio conoscere Agorà

Una intervista multipla con l’intento di dare il polso della situazione a chiusura di una ricca stagione di eventi artistici e culturali e, occorre proprio sottolinearlo, di investimenti economici per “tenere aperta” la Sala della Comunità. Una struttura non di proprietà di qualcuno, ma appunto al servizio dell’intera comunità!

Nel gestire quotidianamente questa complessa struttura, invidiata da molti e ammirata da tanti, ci si rende conto che le enunciazioni di principio e le motivazioni di fondo che la caratterizzano, hanno parallelamente bisogno di gesti concreti e reali espressi dall’impegno di tanti volontari e da adeguate e precise scelte che richiedono onerosi impegni finanziari.

Non ricordiamoci dell’Agorà solo qualche volta all’anno, o quando ne abbiamo bisogno, ma sosteniamo con la nostra presenza gli spettacoli proposti… la più bella risposta a tanto impegno si misura anche sui biglietti venduti per ogni spettacolo!



Il Cinema Teatro Agorà

Don Ettore,
come parroco è il “padrone di casa” di questa struttura. Ha raccolto una non facile eredità concedendo fiducia e autonomia al Consiglio di responsabili che guida Agorà.

La serata con il direttore De Bortoli sul Cardinal Martini e l’incontro con il dottor Massimo Recalcati sono stati due eventi culturali che hanno segnato la scorsa stagione. Questo ruolo della Sala della Comunità, ribadito anche dal 47° Sinodo diocesano, è apprezzato dalla comunità cernuschese.

Le due serate sono stati certamente due eventi di grande spessore culturale che hanno favorito il crescere della comunità. Allo stesso modo va detto anche per gli incontri con padre Bartolomeo Sorge e con il vescovo emerito di Ivrea, mons. Bettazzi, che hanno dato una viva testimonianza della Chiesa del Concilio Vaticano II. A chi ha organizzato tali eventi va espressa tutta la nostra riconoscenza e il ringraziamento della comunità, così come siamo grati anche per la stessa stagione teatrale che, con diversa prospettiva, concorre alla crescita della comunità di Cernusco, non solo cristiana ma anche civile. Non è soltanto la notorietà dei nomi invitati a suscitare interesse, ma anche la qualità degli argomenti trattati e le modalità con cui vengono svolti. È difficile dire se in una comunità si avverte questo desiderio di crescita nella cultura e nella capacità di relazione, ma la buona rispondenza a simili eventi fa ben sperare.

Agorà è viva grazie anche al contributo di numerosi volontari. Lo sforzo maggiore è quello della parrocchia Santa Maria Assunta, come è possibile coinvolgere volontari anche delle altre due parrocchie della comunità pastorale?
Ho sempre sostenuto che è grazie al volontariato che la struttura dell’Agorà può ancora tenersi in piedi e offrire un servizio qualificato e apprezzato dalla comunità. Essendo nata in ambito parrocchiale, è abbastanza ovvio che ad essere coinvolta sia maggiormente la parrocchia di S. Maria Assunta. Ma con il sorgere della Comunità pastorale anche le parrocchie di S. Giuseppe Lavoratore e di Madonna del Divin Pianto hanno espresso dei volontari. Il coinvolgimento dipende molto dallo stile con cui si lavora e dalla capacità di essere accoglienti, cogliendo il più piccolo segnale di disponibilità da parte dell’altro per farlo crescere e maturare. Ma questo vale per ogni aspetto della comunità cristiana, che può vivere solo all’insegna della gratuità e dell’accoglienza.

Sergio Sangalli,
conosciuto nell’ambito del volontariato, ha portato una ventata di professionalità  e di competenza all’interno del gruppo dei volontari.

Tanti avvenimenti nella stagione artistica dell'Agorà, hai qualche particolare impressione per delinearne un bilancio?
In questo momento di crisi, per sopravvivere, le sale della comunità devono cercare strade alternative per soddisfare il piu possibile le richieste dei potenziali fruitori.

Dato per scontato che il core business è e rimane il film, sia di prima visione che di autore, e che a completamento di questo vi è la stagione di prosa, per aumentare le entrate e per coprire le spese generali sempre più alte, si è pensato di integrare con spettacoli di teatro amatoriale, spettacoli per le scuole e quelli che noi chiamiamo in gergo "affitti sala".
Con le scuole abbiamo avuto un ottimo riscontro ed anche con la cessione in uso della sala per saggi e spettacoli nonchè convention aziendali abbiamo avuto un discreto successo.

Un nuovo impianto di proiezione digitale e un nuovo condizionatore per rinfrescare la sala: due scelte importanti per garantire continuità. Qualche anticipazione per la nuova stagione?
Ovviamente per fidelizzare i clienti è necessario offrire una sala sempre piu all'avanguardia e sempre piu ben attrezzata e tenuta. A questo proposito si è iniziato un ammodernamento degli impianti generali, audio , luci e di proiezione.
Ci siamo dotati di un proiettore digitale Sony 4 K, abbiamo aggiornato ed implementato l'impianto audio, abbiamo sostituito completamente tutto il generatore di freddo per l'aria condizionata, abbiamo sostituito completamente l'impianto di risalita di un ascensore oltre a tutti i lavori di ordinaria manutenzione che impegnano quotidianamente un bel gruppo di nostri volontari che a questo si dedicano.
Per il futuro è in programma l'aggiornamento degli impianti luci di scena e la sostituzione dei mixer preposti al comando delle stesse e la pulizia completa delle 392 poltrone del teatro.
Oltre non possiamo andare in quanto il budget a disposizione risulta molto ridotto in quanto si devono pagare tutti gli investimenti fatti in questo anno.
 


Il Cinema Teatro Agorà

Mario Castoldi,
uno dei volontari storici dell’Agorà. Dalle precedenti esperienze in questo settore ha portato competenza, serietà e costanza: e’ sempre stato disponibile a coordinare gli operatori cinematografici, arrivando in anticipo e aprendo sempre il cinema anche nei periodi di festività.

Dai carboncini al digitale: come ti sembra la qualità con la nuova macchina di proiezione?
La qualità della proiezione è evidente e molti spettatori si sono complimentati per questo! In cabina però il vecchio proiezionista perde il ruolo centrale che aveva avuto in precedenza. Oggi è tutto computerizzato e non c’è più spazio per la manualità e l’intervento dell’operatore che correggeva i difetti della macchina….

C'è spazio per qualche nuovo volontario anche in cabina di proiezione?
Certamente! Aspettiamo sempre nuovi volontari e volontarie, unico prerequisito che siano maggiorenni… e che abbiano tempo e passione per imparare!

Palma Agati,
 
programmista della stagione teatrale con i professionisti. Con altri volontari sceglie gli spettacoli contattando le compagnie nazionali e allacciando contatti con Enti e sponsor per poter garantire la rassegna  aprezzi contenuti.

Reputi positiva la Stagione di Prosa appena conclusa?
Si! Molto pasitiva. Siamo riusciti ad avere un cartellone con proposte variegate e tutte di qualità che i nostri abbonati hanno dimostrato di apprezzare.
Abbiamo avuto anche un pubblico "nuovo" che ha scelto di volta in volta gli spettacoli acquistando il biglietto. Si è notata anche la presenza di molti giovani e questo non può che farci piacere!

C'è già qualche anticipazione sul cartellone 2014-2015?
Stiamo in questo momento valutando molte proposte, continueremo sicuramente a portare sul nostro palcoscenico nomi famosi e compagnie di grande prestigio. Commedie allegre, divertenti ma anche qualche momento di riflessione su temi importanti sono la formula collaudata e vincente della nostra stagione. Nomi non è possibile ancora farne…i "papabili" sono molti e tutto dipende da date e costi!

 

Matilde Fedeli,
una delle voilontarie più giovani. In sinergia con l’impegno in Libreria el Naviglio ha portato freschezza e dinamismo nel settore dellla programmazione cinematografica promuovendo acon altri volontari anche interessanti cicli di cineforum.

Anche il Cineforum ha chiuso con risultati brillanti?
Quest’anno la stagione di cineforum si è chiusa con ottimi risultati aumentando del 63% le presenze rispetto allo scorso anno. La proiezione pomeridiana ha permesso ad una buona parte di pubblico di partecipare alla rassegna e, davanti ad una tazza di tè, ha creato piacevoli momenti di confronto sui film proposti. Inoltre i grandi titoli in programmazione hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico e hanno portato “nuovi” cernuschesi e non a conoscere la sala e la rassegna. Il nuovo impianto installato ha poi permesso di godere appieno della visione migliorando la qualità audio e video e ha garantito anche una maggiore fruibilità dei film in formato digitale. Questo si è rivelato anche un punto a favore di tutta la stagione cinematografica.

L'esperienza della proiezione pomeridiana verrà dunque ripetuta?
L’esperienza della proiezione pomeridiana è stata una piacevole sorpresa ed una formula che si è rivelata vincente, anche grazie alla preziosa collaborazione con la Libreria del Naviglio. E' stato un esperimento ben riuscito che sicuramente verrà riproposto per la prossima stagione nella modalità ormai consolidata.

 

Paolo Villa,
un ex giovane della “bunker”. E’ la denominazione di origine controllata del numeroso gruppo di volontari che iniziando in oratorio ha sempre gestito gli impianti audio e luci per i vari spettacoli, all’aperto o in diverse difficili situazioni.

Teatri, impegni con le scuole, saggi di danza: quali gli impegni più difficili?
Sono situazioni molto diverse: si va dalla semplice assistenza per il collegamento ai nostri sistemi, fino all’allestimento completo (montaggio, taratura ed utilizzo) di audio, luci e video. Alcune volte capita anche di improvvisarsi registi aiutando chi è alle prime armi a “portare a casa” la serata! La prima sfida è però quella sul piano umano: ognuno ha il proprio carattere e a ridosso di un evento si è tutti sotto pressione e questo non aiuta! Rispetto, collaborazione e magari un sorriso, anche quando si è stanchi morti, fanno lavorare decisamente meglio! Sul piano tecnico, invece, sembrerà strano ma le difficoltà crescono tanto più si ha a che fare con dilettanti. Il professionista sa cosa vuole e sa benissimo se la sua richiesta può essere esaudita. Il dilettante può fare la richiesta tecnica più assurda e impegnativa con la stessa ingenuità con cui ordinerebbe un caffè al bar!

Che impressioni hanno dell'Agorà le compagnie professionistiche ed i molti clienti che affittano la sala?
Questo è un sondaggio che ci piace condurre con ogni utilizzatore della sala, dal professionista in tournée nazionale alla compagnia amatoriale e devo dire che stiamo ricevendo pareri estremamente positivi. E’ inutile negare che ci sono ancora margini di miglioramento, ma la Comunità deve sapere che ha proprio una bella sala: bella esteticamente e funzionale! Il coraggio di investire in questa struttura in un periodo in cui nessuno lo fa, in cui i soldi per la cultura sono sempre meno, i teatri e i cinema chiudono, è stato subito colto e apprezzato da tutti coloro che da gennaio hanno utilizzato la sala.

Lorenzo Cucchi,
dallo scorso anno è responsabile della parte economica dell’Agorà: un impegno delicato ed importante che richiede la fiducia di tutti. 

Tante sono le spese di gestione per tenere aperta una stuttura complessa come Agorà. Ma alla fine dell’anno il bilancio come si chiude?
Con un risicato pareggio! Questo pareggio di bilancio è praticamente la somma in negativo o positivo delle 4 attività principali dell’Agorà:
Il cinema chiude in negativo. I costi per le pellicole sono alti ed a questi si aggiungono le spese generali, sempre in aumento (gas, luce, manutenzione impianti, siae), mentre gli incassi sono rimasti stabili senza alcun aumento significativo.
Il cineforum chiude in pareggio. Il costo delle pellicole è più contenuto mentre le spese generali sono sempre alte, ma grazie ad una ottima programmazione il pubblico è in aumento e quindi gli incassi, pur con un prezzo del biglietto più basso rispetto al cinema, sono aumentati.
La prosa chiude in attivo. Gli abbonati nella stagione 2013/14 sono rimasti sostanzialmente quelli della passata edizione e gli spettatori extra abbonati non sono aumentati, chiudiamo in attivo grazie al contributo del Comune e della Banca di Credito Cooperativo.
Non riusciamo a capire: a Cernusco offriamo una programmazione assai valida con nomi di attori di richiamo ed opere importanti ma la gente che viene all’Agorà è sempre la stessa da anni, e gli altri cernuschesi?
L’affitto sala chiude in positivo. E’ un po’ il fiore all’occhiello dell’Agorà, le associazioni culturali, sportive e le scuole ballo che da anni vengono all’Agorà sono sempre soddisfatte del servizio ricevuto. La professionalità e l’assistenza tecnica di primordine hanno ormai fidelizzato gli eventi.

Ma una cosa che i numeri non danno è il calore e l’amore che tutti i volontari offrono per il raggiungimento di obiettivi che purtroppo sono economici…l’apporto umano rimane quel valore aggiunto che permette alla Sala della Comunità di chiudere sotto questo aspetto con un forte segno positivo.
 

In questo periodo di crisi economica è difficile trovare sponsorizzazioni; come si può superare questa difficoltà?
Con una bacchetta magica, che purtroppo non abbiamo! Trovare sponsor che finanzino alcuni eventi è una cosa rara. Noi dobbiamo ringraziare infinitamente la Banca di Credito Cooperativo di Cernusco che da anni insieme all’Amministrazione Comunale ci sostengono nella realizzazione di alcuni nostri progetti culturali.
A Cernusco ci sono molti importanti operatori economici, ma purtroppo nessuno, anche se cercato, si è presentato. Abbiamo ad esempio lanciato una campagna a prezzo bassissimo, per spot pubblicitari da trasmettere prima dell’inizio del film e durante l’intervallo. Il ritorno economico è stato assai scarso.

 

Siamo grati alla parrocchia e soprattutto a Don Ettore che ha accettato di aderire al bando della regione Lombardia per il finanziamento del digitale ponendo all’avanguardia la nostra sala. Don Ettore e la comunità hanno creduto nell’Agorà, non capiamo perché altre persone non possano credere in un bene che tutto sommato è anche loro.

      Intervista a cura di Maurilio Frigerio

 

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