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VIA CRUCIS: “GESÙ È SIGNORE
DELLA PROPRIA VITA E DELLA NOSTRA VITA”

«Chiediamo al Signore di essere una comunità cristiana che vive la logica del Vangelo: lo chiediamo per noi, per tutta la Chiesa e in modo particolare per il Papa»

 

Il terzo cammino della Via Crucis, lungo le strade della nostra città,  ha preso avvio da via Amendola per poi raggiungere la chiesa parrocchiale di San Giuseppe Lavoratore. Un percorso segnato dalla presenza ad ogni stazione di un gruppetto di persone significative delle diverse componenti della nostra comunità pastorale - giovani, famiglie, anziani – e dal cambio, ad ogni stazione, nel portare la croce che guidava il cammino dei fedeli oranti.  

«Abbiamo meditato la passione di Gesù attraverso le pagine del Vangelo di Giovanni – ha esordito don Ettore Colombo, prevosto della città e responsabile della Comunità pastorale Famiglia di Nazaret, nella meditazione finale che ha proposto nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe Lavoratore -  che ci ha fatto vedere come Gesù è signore durante la sua passione. Il titolo che veniva continuamente ricordato è che Gesù è il re dei Giudei: viene condannato e schernito per questo. Ma Gesù durante la passione, nel racconto di Giovanni, si manifesta come re, un re certamente diverso da quello che si aspettava la gente, ma è Lui che decide tutto che ha in mano tutto.»

«Non viene arrestato – ha proseguito don Ettore - ma si consegna a coloro che vengono per catturarlo e manifesta chi è. Non viene condannato, ma è Lui che accetta di offrire la Sua vita sulla croce. Non viene interrogato e giudicato da Pilato, ma è Lui che giudica e interroga Pilato. E così in ogni sequenza che abbiamo letto è sempre Gesù che prende l’iniziativa. È signore della propria vita e della nostra vita. Per questo noi siamo chiamati a contemplare il mistero della croce così.»

«Questa sera l’abbiamo fatto come comunità pastorale – ha aggiunto il prevosto - e con tutti coloro che all’interno della comunità cristiana, a diverso titolo, costruiscono quel corpo di Gesù che è la sua Chiesa, che è chiamata a vivere nel mondo questa stessa signoria di Lui, cioè attraverso la croce. Abbiamo iniziato il cammino da un giardino – l’orto degli ulivi, nel racconto degli altri evangelisti – e l’abbiamo concluso in un altro giardino, quello in cui è scavata la tomba di Gesù. E ci ha ricordato quell’altro giardino dell’Eden, dove l’uomo sin dall’inizio della creazione era stato posto come signore e re, ma non aveva saputo esserne all’altezza. Gesù lo ha fatto perché ha consegnato la sua vita per noi, lo ha fatto perché non ha voluto prevaricare sugli altri, su quello che gli era stato consegnato, ma ha voluto offrire la sua esistenza agli altri.»

Una preghiera particolare per il Papa - «Chiediamo al Signore di essere una comunità cristiana, di essere delle famiglie e dei singoli credenti che vivono questa logica del Vangelo: lo chiediamo per noi, per tutta la Chiesa e in modo particolare per il Papa. Oggi ricorrono due anni dalla sua elezione e lui stesso ha chiesto di pregare per lui. Se c’è una cosa che ci colpisce di questo Papa è che lui è signore, governa, guida la Chiesa (riflettendosi) proprio nell’immagine del servo. Dì per sé ogni Papa è così, ma con Papa Francesco lo vediamo in modo del tutto singolare, senza grandi discorsi, senza orpelli, senza tante cose, ma semplicemente mettendosi al servizio delle persone che incontra, offrendo la sua simpatia, la sua capacità di coinvolgere nel Vangelo di Gesù e di vivere la vita cristiana. Chiediamo al Signore che lo sostenga a lungo nel cammino della Chiesa.»

Prossimo appuntamento, direttamente in chiesa prepositurale di Santa Maria Assunta, venerdì 20 marzo, alle ore 21,00 per la meditazione quaresimale accompagnata da un concerto d’organo, proposto dal  Lions Club  al fine di raccogliere fondi per il restauro dell’organo della prepositurale.

Cernusco sul Naviglio, 16 marzo 2015

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