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INCONTRO DI SPIRITUALITÀ
PER GLI IMPEGNATI NELLE REALTÀ SOCIO-POLITICHE

Il titolo scelto per l’incontro di domenica 8 marzo è “La capacità di attraversare il male senza soccombere a partire dagli scritti della prigionia di Bonhoeffer e Lazzati”

 

Il Servizio per la pastorale sociale e il lavoro della nostra diocesi promuove un incontro di spiritualità per gli impegnati nelle realtà politiche e sociali sul tema “La capacità di attraversare il male senza soccombere, a partire dagli scritti della prigionia di Bonhoeffer e Lazzati”. L’incontro è in programma per domenica 8 marzo - dalle ore 9,00 alle ore 15,00 - presso il Centro cardinal Colombo di piazza Matteotti 20. Guiderà la riflessione don Raffaele Ciccone. Al termine, celebrazione della Messa.

Leggere il nostro tempo imparando ad attraversarlo da credenti - «Come da tradizione – scrive don Walter Magnoni, responsabile della Pastorale sociale e del lavoro, sul sito web della nostra diocesi - sia in Avvento, sia in Quaresima, la Diocesi propone ai territori interessati momenti di riflessione per le persone impegnate in ambito socio-politico, occasioni per una preghiera e una riflessione comunitaria a partire dall’ascolto della Parola di Dio e di testi del magistero sociale. Il titolo scelto per la Quaresima 2015 è “La capacità di attraversare il male senza soccombere a partire dagli scritti della prigionia di Bonhoeffer e Lazzati”.

La riflessione prenderà le mosse dal famoso testo di Genesi 4, dove si narra di Caino e Abele. La violenza omicida che ha toccato Parigi e che si sta diffondendo in tanti parti del mondo chiede di tematizzare la questione del male. Perché un uomo arriva ad uccidere suo fratello? Cosa significa tornare a essere custodi gli uni degli altri?

Oltre al testo biblico saremo aiutati, nella riflessione e nel confronto, da alcune pagine suggestive di Giuseppe Lazzati e Dietrich Bonhoeffer. I testi sono accomunati dall’essere stati scritti in condizioni di prigionia durante i regimi totalitari. Questi due uomini, a partire dalla loro esperienza di fede in Gesù Cristo, mostrano come si può attraversare il male, portarne i segni, pur senza perdere la libertà interiore e la capacità di leggere la storia con occhi pieni di fede.

Credo che per tutti possa essere fruttuoso immergersi in tali letture con sguardo teso a leggere il nostro tempo imparando ad attraversarlo da credenti che non perdono la speranza e non cedono al pessimismo sterile.»

 

 

Cernusco sul Naviglio, 2 marzo 2015

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