CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > La Comunità > 2 Febbraio 2015

“QUANDO SONO IN PARROCCHIA
PRIVATIZZO LA SALVEZZA?”

“Non seguono la via nuova inaugurata da Gesù quanti privatizzano la fede chiudendosi in ‘élites’ che disprezzano gli altri. Il Papa ha indicato tre criteri per non privatizzare la salvezza.


Commentando la Lettera agli Ebrei, Papa Francesco – lo scorso 29 gennaio durante la Messa mattutina presieduta a Casa a Santa Marta, come riferisce Radio Vaticana - ha affermato che Gesù è “la via nuova e viva” che dobbiamo seguire “secondo la forma che Lui vuole”. Perché ci sono forme sbagliate di vita cristiana. Gesù “dà i criteri per non seguire i modelli sbagliati. E uno di questi modelli sbagliati è privatizzare la salvezza”.

Tre sono i criteri per non privatizzare la salvezza: “la fede in Gesù che ci purifica”, la speranza che “ci fa guardare le promesse e andare avanti” e “la carità: cioè prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone”: “E quando io sono in una parrocchia, in una comunità – qualsiasi sia – io sono lì, io posso privatizzare la salvezza ed essere lì un po’ socialmente soltanto. Ma per non privatizzarla devo chiedere a me stesso se io parlo, comunico la fede; parlo, comunico la speranza; parlo, faccio e comunico la carità. Se in una comunità non si parla, non ci si dà animo l'uno all’altro in queste tre virtù, i componenti di quella comunità hanno privatizzato la fede. Ognuno cerca la sua propria salvezza, non la salvezza di tutti, la salvezza del popolo. E Gesù ha salvato ognuno, ma in un popolo, in una Chiesa”.

“Le élites ecclesiali” – L’autore della Lettera agli Ebrei, – ha proseguito il Papa – dà un consiglio “pratico” molto importante: “non disertiamo le nostre riunioni, come alcuni hanno l’abitudine di fare”. Questo accade “quando noi siamo in una riunione - nella parrocchia, nel gruppo – e giudichiamo gli altri”, “c’è una sorta di disprezzo verso gli altri. E questa non è la porta, la via nuova e vivente che il Signore ha aperto, ha inaugurato”: “Disprezzano gli altri; disertano dalla comunità totale; disertano dal popolo di Dio; hanno privatizzato la salvezza: la salvezza è per me e per il mio gruppetto, ma non per tutto il popolo di Dio. E questo è uno sbaglio molto grande. E’ quello che chiamiamo e che vediamo: ‘le élites ecclesiali’. Quando nel popolo di Dio si creano questi gruppetti, pensano di essere buoni cristiani, anche – forse – hanno buona volontà, ma sono gruppetti che hanno privatizzato la salvezza”.

“Dio – ha sottolineato il Papa - ci salva in un popolo, non nelle élites, che noi con le nostre filosofie o il nostro modo di capire la fede abbiamo fatto. E queste non sono le grazie di Dio". Quindi ha invitato a domandarsi: "Io ho la tendenza a privatizzare la salvezza per me, per il mio gruppetto, per la mia élite o non diserto da tutto il popolo di Dio, non mi allontano dal popolo di Dio e sempre sono in comunità, in famiglia, con il linguaggio della fede, della speranza e il linguaggio delle opere di carità?”.

Cernusco sul Naviglio, 2 febbraio 2015

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01    Best View:  800x600  IE 6