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CONSIGLIO PASTORALE AL TERMINE
DEL SUO PRIMO MANDATO

Una sessione di verifica del cammino percorso, quella dello scorso 27 gennaio, in vista della prossima elezione per il secondo mandato in programma per domenica 19 aprile 2015.

 

Martedì 27 gennaio si è radunato il consiglio pastorale della Comunità pastorale per la sua XXV sessione, da quando è stato costituito nell’ottobre 2011. All’ordine del giorno è stato posto proprio il tema del consiglio pastorale stesso, al termine del suo primo mandato, dal momento che il prossimo 19 aprile l’Arcivescovo ha indetto il rinnovo di tutti i Consigli pastorali della Diocesi.

Dopo aver dato lettura della lettera dell’Arcivescovo (in allegato), don Ettore, responsabile della Comunità pastorale, ha introdotto l’argomento della sessione e ha proposto ai presenti di compiere una prima verifica sul percorso compiuto fino ad ora, in vista del rinnovo.

Dalla Diocesi, alla fine di gennaio, è stata inviata l’indicazione delle prossime tappe in vista del rinnovo e una scheda per un confronto approfondito dell’esperienza vissuta in questo mandato. Data la ristrettezza dei tempi, che non ha permesso di considerare con la dovuta calma il documento giunto dagli uffici diocesani, è stato proposto ai membri del consiglio di ritrovarsi in una nuova sessione il prossimo 10 febbraio, per costituire la commissione elettorale preparatoria alla elezione e attuare una più profonda verifica del quadriennio trascorso (2011-2015) prima della Quaresima, come proposto dal calendario diocesano.

Nel primo scambio di riflessioni, avvenuto durante l’ultima sessione, sono stati ripresi alcuni temi trattati dal consiglio stesso, sottolineando in modo particolare l’importanza che ha avuto in merito a due eventi particolari intercorsi nel quadriennio: il VII Incontro mondiale delle famiglie, tenutosi a Milano nel 2012, e la Visita alle famiglie della Comunità pastorale, che ha rinnovato la tradizionale “Benedizione Natalizia”. La riuscita di queste attività è stata determinata dalla costituzione di una apposita commissione che prima ha gestito l’evento a livello mondiale svoltosi nella nostra Diocesi e poi ha avuto la sua positiva ripercussione nella più tradizionale attività pastorale legata alla Comunità pastorale.

Altre iniziative e attività, forse, sono state meno appariscenti, ma per essere la prima volta che le tre parrocchie della nostra città, riunite in Comunità pastorale, si sono trovate a lavorare in un unico consiglio, si può dire che l’esperienza è stata sostanzialmente positiva. Alcune criticità sono state rilevate: la necessità di organizzare una vera e propria segreteria del consiglio pastorale, per dare responsabilità e stimolo alla Diaconia e suscitare il dibattito e il confronto tra i membri del consiglio stesso; favorire la costituzione e il lavoro attraverso delle commissioni, che possono coinvolgere altre persone della comunità cristiana non necessariamente appartenenti al consiglio; curare maggiormente la comunicazione e le relazioni.

Questi anni sono stati, a detta di molti, un vero e proprio arricchimento. A differenza dei consigli pastorali parrocchiali, dove il rischio è quello di rimanere legati a delle “rivendicazioni” di parte o a delle questioni “interne” alla comunità, in questa esperienza che ha costretto tutti a fare i conti con la novità della Comunità pastorale e ad imparare a lavorare insieme, si è respirato un clima più pacato e riflessivo. Forse è mancata, a volte, la ricaduta pratica, ma il compito del consigliare, che è prezioso nella Chiesa, non deve necessariamente arrivare a una conclusione pratica su tutto. È importante, invece, che si affini sempre di più la capacità di discernimento e si allarghino il campo e gli orizzonti su cui attuarlo.

Dopo il primo mandato, che terminerà con le elezioni del 19 aprile 2015, il secondo mandato del consiglio pastorale della Comunità pastorale, che inizierà entro il successivo mese di giugno, vedrà la riconferma o l’ingresso di nuovi membri in questo organismo di partecipazione. Il gusto della novità e la voglia di partecipazione che hanno accompagnato la prima esperienza non devono venire a mancare neanche questa volta. Per questo abbiamo bisogno di rimotivarci continuamente e di rimotivare le singole persone nella partecipazione alla vita della Comunità pastorale, anche attraverso questa realtà, e sarà il compito che richiederà il coinvolgimento di tutti nei prossimi mesi.

Per leggere la lettera dell’Arcivescovo, clicca qui:

Cernusco sul Naviglio, 2 febbraio 2015

 

 

 

Lettera del Card. Angelo Scola, Arcivescovo di Milano
per il rinnovo dei Consigli Pastorali in Diocesi

23 gennaio 2015

Carissimi,

per vincere lo scoraggiamento e il malumore che rischia di invecchiare le nostre comunità, basta che io, che tu, che noi ci coinvolgiamo nell’affascinante compito di annunciare Gesù Cristo, motivati solo dalla docilità allo Spirito di Dio che abita in noi. La situazione e perciò l’esito dell’impegno può anche essere modesto, può anche essere complicata, la storia di una comunità può anche aver causato ferite, ma lo Spirito di Dio non abbandona mai la sua Chiesa. Non solo l’immenso patrimonio di bene, ma anche le difficoltà possono rivelarsi feconde di nuove risorse, vocazioni e manifestazioni della gloria di Dio se ci sono persone che accolgono l’invito a dedicarsi all’edificazione della comunità.

Il rinnovo dei Consigli pastorali parrocchiali e degli altri organismi di partecipazione e di consiglio a livello decanale e diocesano è l’occasione propizia. Invito quindi tutte le comunità a preparare bene questi adempimenti e chiedo a tutti di domandarsi: «Io che cosa posso fare per contribuire all’edificazione di questa comunità?». Mi permetto di offrire una risposta e di formulare una proposta: tu sei pietra viva di questa comunità, tu sei chiamato a santificarti per rendere più bella tutta la Chiesa, tu sei forse chiamato ad approfondire la comunione da cui scaturisce quel «giudizio di fede» sulla realtà che lo Spirito chiede a questa comunità, in questo momento, in questo luogo. Ascoltare lo Spirito di Gesù risorto che ti suggerisce di riconoscere i doni che hai ricevuto e il bene che puoi condividere, ti consentirà di offrire un contributo al cammino della comunità parrocchiale, decanale, diocesana.

Servono esperienze, competenze diversificate, capacità comunicative, ma i tratti fondamentali e indispensabili sono l’amore per la Chiesa, l’umiltà che persuade alla preghiera e all’ascolto della Parola di Dio, la docilità allo Spirito che comunica a ciascuno doni diversi per l’edificazione comune. Per questo vi scrivo, carissimi: per incoraggiare ciascuno a sentirsi lieto e fiero di poter offrire qualche dono spirituale per il bene della nostra amata Chiesa ambrosiana. Ne abbiamo bisogno. In un tempo come questo solo una Chiesa viva può irradiare motivi di speranza e restituire all’umanità fiducia per il suo futuro.

Nel nome del Signore vi benedico tutti.

+ Cardinale Angelo Scola
Arcivescovo di Milano

 

 

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