CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > La Comunità > 12 Gennaio 2015

IMMIGRAZIONI: ANCHE NELLE COMUNITÀ ECCLESIALI
SOSPETTI E PREGIUDIZI DA SCONFIGGERE

“Chiesa senza frontiere, madre di tutti” è il tema scelto da Papa Francesco come tema per la 101ª Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato del prossimo 18 gennaio.

 

“Alla globalizzazione del fenomeno migratorio occorre rispondere con la globalizzazione della carità e della cooperazione, in modo da umanizzare le condizioni dei migranti. Nel medesimo tempo, occorre intensificare gli sforzi per creare le condizioni atte a garantire una progressiva diminuzione delle ragioni che spingono interi popoli a lasciare la loro terra natale a motivo di guerre e carestie, spesso l’una causa delle altre”. Così Papa Francesco nel suo messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2015, in calendario per domenica 18 gennaio, sul tema: “Chiesa senza frontiere: madre di tutti”.

«Le migrazioni umane causate da necessità, e quindi forzate, sono in aumento: sia quelle dovute alla fame e/o calamità naturali (migranti economici), sia quelle motivate da guerre e oppressioni (rifugiati). È sotto gli occhi di tutti anche per rapporti televisivi ricorrenti, e non mancano statistiche in merito. Tutto questo rivela che siamo ancora molto lontani dal traguardo od orizzonte ideale della unità della famiglia umana, dove e quando tutti i popoli nella loro diversità culturale, storica, sociale avranno coscienza di appartenersi a vicenda nel rispetto comune e condiviso della persona umana, libera e relazionata. In fondo è il peccato che ancora schiavizza con le sopraffazioni, gli egoismi, gli sfruttamenti. Due fondamentali principi della Dottrina Sociale della Chiesa – la destinazione universale dei beni della terra e la centralità della persona umana - hanno ancora bisogno di profonde realizzazioni. Ci sono comunque incoraggianti segni di nuova sensibilità, come nel caso dell’operazione italiana “Mare nostrum”. Ma anche timori che la paura prevalga sulla speranza. “In un’epoca di così vaste migrazioni - scrive Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (18 gennaio 2015) - un gran numero di persone lascia i luoghi d’origine e intraprende il rischioso viaggio della speranza con un bagaglio pieno di desideri e di paure, alla ricerca di condizioni di vita più umane. Non di rado, però, questi movimenti migratori suscitano diffidenze e ostilità, anche nelle comunità ecclesiali, prima ancora che si conoscano le storie di vita, di persecuzione o di miseria delle persone coinvolte. In tal caso, sospetti e pregiudizi si pongono in conflitto con il comandamento biblico di accogliere con rispetto e solidarietà lo straniero bisognoso.” Per questo la Chiesa non si stanca di richiamare e incoraggiare per costruttivi traguardi di convivenza tra popoli, di cooperazione internazionale, di dialogo interreligioso, di carità operosa. A questo richiama anche la Giornata Mondiale del Migrante e Rifugiato” 2015 con il suo motto “Chiesa senza frontiere, madre di tutti”.» (da: Corriere Cesenate, Silvano Ridolfi)

Per approfondire, Caritas Ambrosiana: Caritas Ambrosiana

 

Cernusco sul Naviglio, 12 gennaio 2015

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01    Best View:  800x600  IE 6