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ELIMINATE TRE MESSE FESTIVE,
MA NE RIMANGONO BEN QUINDICI

Il consiglio pastorale  della Comunità pastorale, nella riunione dello scorso 2 dicembre, ha deciso di eliminare, a partire dal prossimo  sabato 10 gennaio, una Messa vigiliare e due festive.

 

Da alcuni mesi nella nostra Comunità pastorale si sta discutendo sulla necessità di ridurre le Messe vigiliari e festive. Una decisone non più rinviabile a seguito del minor numero di sacerdoti disponibili per la loro celebrazione. Il consiglio pastorale  vi ha dedicato alcune sedute, e nella sua ultima riunione, quella dello scorso 2 dicembre, è giunto a una decisione: eliminare una Messa vigiliare e due festive. In questo caso, il criterio seguito è stato quello della minor presenza di fedeli. Dal prossimo 10 gennaio non sarà più celebrata la Messa vigiliare, del sabato sera, delle ore 20,30 nella chiesa della Madonna del Divin Pianto. Mentre a partire da domenica 11 gennaio, e nelle altre festività infrasettimanali, non saranno più celebrate la Messa delle ore 7,30 nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore e la Messa delle ore 9,15 nella chiesa di Ronco.

Alla domenica, quindici Messe in città - Pur con questa riduzione, è da tener presente che nella nostra città, alla domenica – nelle tre chiese parrocchiali e negli altri luoghi di culto (santuario, chiesette dell’ospedale, del collegio delle suore Marcelline e del Soggiorno Biraghi; esclusa la chiesa del Villaggio Sant’Ambrogio dei Fatebenefratelli) – si celebrano ben quindici Messe. Questo significa che ognuno dei cinque sacerdoti attualmente disponibili deve celebrare almeno tre Messe: limite massimo fissato dalle norme canoniche. Se poi si considera che a volte succede che un sacerdote sia impegnato fuori Cernusco in altre attività pastorali, si possono facilmente immaginare i problemi che si creano. Questa scelta potrebbe anche non essere definitiva, perché un’ulteriore diminuzione dei sacerdoti della nostra Comunità pastorale porterebbe inevitabilmente ad un’altra  riduzione di Messe.

Invito a uscire dalle proprie esigenze personali - Come già evidenziato nella riunione di novembre del consiglio pastorale, è importante ricordare che la  necessità di ridurre il numero delle celebrazioni delle Messe non dipende soltanto da una esigenza pratica. È, invece, occasione per sottolineare nuovamente e con più forza la volontà di camminare insieme e di costituire quella comunione che l’esperienza della Comunità pastorale, sorta a partire dal 2007, dovrebbe sempre più favorire tra le parrocchie della città. La riduzione del numero delle Messe, in particolare di quelle domenicali e festive, dettata anche dalla difficoltà di trovare i sacerdoti celebranti, può diventare occasione, se vissuta con l’animo corretto, di uscire dalle proprie esigenze personali e di vivere più intensamente la dimensione comunitaria che è presupposta e sostenuta dalla stessa celebrazione dell’Eucaristia.

Cernusco sul Naviglio, 8 dicembre 2014

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