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DA OTTANT’ANNI ALL’ALTARE DELL’ASSUNTA

 

Il prossimo 9 dicembre ricorre l’80 anniversario della benedizione della Cappella della Madonna Assunta della chiesa prepositurale.

 

 

La cappella della Madonna Assunta, nella chiesa prepositurale, «dono munifico del cav. Er­minio Radaelli fu inaugurata la domenica 9 dicembre (1954). Cantò la Santa Messa il reverendo sacerdote Luigi Radaelli, Parroco di Caronno Ghiringhello e fratello del do­natore, a cui facevano corona monsignor Luigi Ghezzi e il signor Prevosto. In banco di­stinto erano presenti tutti i membri del­la distinta famiglia del cav. Radaelli, dando bell’esempio di fede e devozio­ne: il popolo era foltissimo.» Così si legge su Voce Amica, allora mensile della Parrocchia Santa Maria Assunta, del gennaio 1955. 

 

Il prossimo 9 dicembre ricorre quindi l’80 anniversario della benedizione della Cappella della Madonna Assunta. Luogo di preghiera e di devozione di tante generazioni di cernuschesi nella chiesa che «il popolo di Cernusco … con costante sacrificio eresse»

 

«Siamo qui – disse in quell’occasione don Claudio Guidali, allora Prevosto di Cernusco (1930-1962) - ed è significativo l’im­ponente numero degli accorsi, ad inaugurare ed ammirare la nuova Cappella della Madonna, che si presenta così ar­tisticamente ricca di mosaici, di marmi, di decorazioni, come poche se ne trova­no anche in città. Il munifico donatore, cav. Erminio Radaelli, fu Lui a volerla ricca perché la nostra Chiesa è monumento che ri­chiede opere monumentali, e perché al­la Madonna, casa d’oro, torre d’avorio, stella del mattino, non si donerà mai cosa tanto pregevole che sorpassi la sua bellezza e preziosità.»

 

L’Immacolata e l’Assunta - Il prevosto Guidali, nell’omelia di        quel lontano giorno del 1934,  accostò l’immagine di Maria al momento della sua nascita con quella del suo tramonto, osservando che «l’immagine dell’Immacolata e dell’As­sunta (a cui è dedicata la nostra chiesa prepositurale) tanto si assomigliano: il vestito bianco in ambedue, le fattezze giovanili in ambedue, lo sguardo rivolto al cielo in ambedue: è perché non è scemata nel decorrere degli anni, è cresciuta anzi la sua bellezza, tanto che se è privilegiata nel primo istante, lo è anche al diparti­re della terra.»

 

«La nostra cappella vuole onorare quest’ultimo privilegio, che ha quattro momenti: la morte beata (vetrata di destra), la resurrezio­ne (vetrata di sinistra), l’assunzione al Cielo (la statua sopra l’altare) e l’incoro­nazione trionfale (catino centrale).»

L’iscrizione – così concludeva il Prevosto Guidali - «ripetuta tante volte in ordine alterna­tivo nel drappeggio quattrocentesco che decora tutt’attorno la parete: Ave Regina coelorum, Ave Domina Angelorum salve o Regina del Cielo, salve o Dominatrice degli Angeli; ce ne fa udire il concetto angelico. Con quello degli Angeli salga anche il nostro di un cantico: Ave Maria! Salve Regina! canto d’amore, canto di lode, canto di supplica: Illos tuos misericordes oculos ad nos converte; guarda benigna a noi, guarda all’esimia famiglia che in segno di gran fede e fiducia vollero onorarti così generosamente.»

 

Questo 80° anniversario sia per tutti noi l’occasione per rinnovare il nostro affidamento a Maria. La Vergine, a cui salgono incessanti le preghiere dei cernuschesi, ci sia sempre d’esempio nel compiere la volontà del suo figlio Gesù e continui a intercedere per le nostre famiglie e per la nostra città. 

 

Il prossimo 8 dicembre ricorre anche il 60° anniversario della benedizione della statua della Vergine Maria e del relativo monumento, posto all’inizio di via Biraghi, a ricordo dell’anno mariano del 1954. 

 

 

Cernusco sul Naviglio, 1 dicembre 2014

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