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CONFERITO IL MANDATO
AGLI OPERATORI DELLA CARITÀ

L’arcivescovo ha rilanciato l’invito a “far crescere il nesso tra carità e cultura”, mentre “riemerge con forza il compito educativo della Caritas”, la sua “prevalente funzione pedagogica”.

 

Nella nostra Comunità pastorale, domenica 9 novembre, durante la Messa delle ore 10,30 nella chiesa parrocchiale della Madonna del Divin Pianto, è stato conferito il mandato agli operatori della carità, che sono poi i volontari della Caritas cittadina e di tante altre associazioni cernuschesi. Un gesto simbolico, non per delegare – perché a praticare la carità è chiamato ogni credente – ma per invitare i volontari a essere promotori e testimoni di attenzione e sensibilità verso le situazioni di disagio presenti in città.

La sera precedente, oltre centotrenta persone hanno partecipato alla “Cena solidale”, il cui intero ricavato è stato destinato al “Fondo Lavoro” della Caritas cittadina. Che nel frattempo sta pensando di ampliare la “cena del martedì”, facendola diventare bisettimanale:  una cena nata con l’obiettivo di offrire, oltre a un pasto caldo, un piccolo aiuto economico, un’opportunità di socializzazione e integrazione alle persone in difficoltà.      

Comunità educante alla carità – Rivolgendosi ai volontari delle Caritas parrocchiali, l’Arcivescovo Scola ha scritto: “Durante questo anno pastorale la vostra azione favorisca la crescita di tutta la Chiesa diocesana come ‘comunità educante’ alla carità, superando ogni tentazione alla delega che impedisce di assumere le proprie responsabilità e rende set­toriale l’azione ecclesiale. La lotta contro la fa­me e le sue innumerevoli sfaccettature non ha bisogno solo di figure carismatiche o di politi­ci lungimiranti, ma soprattutto di ogni singo­lo cristiano e cittadino appassionato del bene comune e del futuro dell’umanità”. È l’auspicio che conclude il messaggio del cardinale per la Giornata diocesana Caritas, che è stata celebrata domenica 9 novembre, solennità di Cri­sto Re, in tutte le parrocchie della diocesi.

Caritas a Expo 2015 - Una riflessione, quella dell’Arcivescovo, che mette a fuoco il senso della partecipazione del­la Caritas a Expo 2015. “Un evento provviden­ziale che nasce al di fuori della Chiesa, ma che come Chiesa siamo chiamati ad abitare”, scrive Scola dell’esposizione dedicata al tema Nutrire il pianeta, energia per la vita. Sarà l’oc­casione per presentare “la nostra concezione di umanesimo”, prosegue il cardinale: “Con forza diremo che il dovere di offrire cibo a tut­ti si giustifica per il fatto che non possiamo non riconoscerci appartenenti ad ‘una sola fami­glia umana’ come recita il titolo della campa­gna lanciata da Caritas Internationalis”. Nel messaggio Scola rilancia l’invito a “far cresce­re il nesso tra carità e cultura”, mentre “riemerge con forza il compito educativo della Ca­ritas”, la “prevalente funzione pedagogica” evidenziata fin dal principio da Paolo VI.

I volontari impegnati nelle 800 Caritas parrocchiali e nei 300 Centri di ascolto della diocesi sono circa 5.000.

 Cernusco sul Naviglio, 10 novembre 2014

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