CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > La Comunità > 7 Aprile 2014

“CHI AMA SINO ALLA FINE NON RIMANE MAI SOLO”

In cammino, sotto una pioggerella intermittente, dalla chiesa del Centro Sant’Ambrogio dei Fatebenefratelli alla chiesa della Madonna del Divin Pianto, passando per via Pavese, piazza Ruffilli e via Dante: questo il percorso lungo il quale si è snodata la Via Crucis cittadina del quarto venerdì di Quaresima.

 

A presiederla Don David, con i giovani che si sono alternati nella lettura delle meditazioni, tratte dai testi preparati dall’allora cardinal Ratzinger per la Via Crucis del 2005 al Colosseo. Nella chiesa della parrocchia cittadina di più recente costituzione, la riflessione finale del vicario per la pastorale giovanile ha preso avvio da una domanda: “Che cosa avrà mai provato Gesù passando in mezzo alle bancarelle della via Dolorosa, in mezzo all’indifferenza della gente?” Don David ha quindi lanciato un severo monito: “l’indifferenza è la ferita più grande che noi possiamo fare ad una persona.”

Poi ha aggiunto, in un colloquio quasi intimo con Gesù, che “forse quell’indifferenza attorno a Te era una ferita ancora più grande di quelli che ti insultavano, ti sputavano addosso, ti davano contro” e “forse quell’indifferenza non era molto distante da quella dei tuoi discepoli” che ti hanno abbandonato nel momento della prova.

“Quell’indifferenza è forse qualcosa con cui anche noi ogni tanto dobbiamo fare i conti. Anch’io che partecipo alla Via Crucis, alle funzioni religiose, forse ogni tanto non ti degno neanche di uno sguardo nella mia giornata” e “forse anche dentro di me la grammatica dell’orazione sembra un po’ arrugginita.”

“Abbiamo quindi bisogno di vivere la Via Crucis per vincere la nostra indifferenza e “forse ci sembrerà un po’ contraddittoria quella parola che ha ispirato l’allora cardinale Ratzinger nel scrivere i testi delle meditazioni che abbiamo letto questa sera: Se il chicco di grano non muore rimane solo. Se muore porta frutto. Questa  frase non è poi cosi logica. Che compagnia può avere chi muore?”

Don David si è quindi chiesto: “Se mentre vai a morire, tu Gesù sperimenti da una parte chi ti è contro o l’indifferenza e la lontananza di chi ti è più caro, quale senso ha questa profezia? Quando muori sulla croce persino il Padre tuo sembrava lontano!” La risposta della profezia, per il vicario parrocchiale, sta “forse nell’amore che non si arresta, che non si ferma. L’amore che è fatto di gesti quotidiani, è fatto di gesti a volte molto grandi e a volte molto semplici e umili. Questo è un amore che porta i frutti nel tempo. Quanti santi sono morti così!” Per poi aggiungervi una certezza: “Se amiamo così non rimarremo mai soli.”

L’invito finale è ancora una volta a vincere l’indifferenza: “Chi ama sino alla fine non rimane mai solo. Resterà in Dio e le sue braccia, un giorno, ci accoglieranno. Come il Padre un giorno ha accolto suo Figlio Gesù in quel gesto grande della risurrezione: una vita senza termine in cui anche, un giorno, noi saremo accolti.”

 

Il prossimo appuntamento per la Via Crucis, venerdì 11 aprile alle ore 21,00 - l’ultimo di questa Quaresima 2014 - è in via Roggia Renatella per arrivare alla chiesa di San Giuseppe Lavoratore. Il percorso sarà animato dal Gruppo di Rinnovamento carismatico Regina della Pace.

 Cernusco sul Naviglio, 7 aprile 2014.

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01    Best View:  800x600  IE 6