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HOME > La Comunità > 17 Febbraio 2014

“CERNUSCO E LE INCESSANTI PREGHIERE
DELLE SUORE MARCELLINE”

 

La  Comunità pastorale famiglia di Nazaret si appresta a ricordare, il prossimo 22 febbraio, il 90° dell’apparizione della Vergine a suora Elisabetta, nel collegio di via Marcelline. Una religiosa che, ammalata da tempo, si ristabilì immediatamente. Domenica 23 febbraio sarà anche la festa patronale della parrocchia della Madonna del Divin Pianto di via Gozzano.

 

Questo significativo anniversario vede la nostra Comunità pastorale spiritualmente vicina alle Suore Marcelline. Un particolare e intenso legame unisce i cernuschesi alla religiose della congregazione fondata da monsignor Luigi Biraghi. Un legame che ben sottolineò - nel 1984, in occasione del 60° dell’apparizione - monsignor Claudio Livetti, allora vicario episcopale della nostra zona pastorale. «La co­munità di Cernusco – disse monsignor Claudio Livetti - sente che la sua storia spirituale e la sua identità morale è profondamente segnata dalla presenza delle suore Marcelline. Un esemplare sacerdote cernusche­se, mons, Luigi Biraghi, ha dato vita ed impulso alla famiglia reli­giosa delle Marcelline. Esse danno impulso alla vita della comunità cristiana di Cernusco»

 

Cernusco e le suore Marcelline - «Cernusco è un paese diverso dagli altri del circondario, perché è sot­to una cascata continua di grazie del Signore. Cernusco è toccato nel cuore dalle preghiere incessanti del­le suore anziane o ammalate. Cer­nusco deve buona parte della sua fortuna morale alle suore Marcelli­ne, che hanno educato centinaia e centinaia di bambini alla scuola materna, che hanno infuso nobili ideali cristiani in generazioni inte­re di spose e di mamme. E' Dio che dona ogni bene, ma Dio si serve di mediazioni umane e la mediazione umana per Cernusco è la presenza delle suore Marcelline. Una loro sorella ha ottenuto (nel 1924) una guarigione che ha del miracoloso.»

 

Una guarigione umanamente inspiegabile – Quel fatto prodigioso – disse ancora monsignor Livetti - trovò riscontro in «una nota, sem­plice, quasi laconica, ma significati­va della Curia Arcivescovile di Mi­lano: “La guarigione della Rev. Suora Elisabetta Redaelli pre­senta caratteri non spiegabili con gli strumenti normali della medi­cina.” Non pretendiamo di più: è la formula con la quale vengono omolo­gati i miracoli di Lourdes! Siamo di fronte ad una guarigione uma­namente inspiegabile … Una guarigione messa in relazione con una presenza materna di Maria, la madre che mostra il Bambino in lacrime. Forse qualcuno desidera che venga dato dalla Chiesa gerar­chica un riconoscimento ufficiale della apparizione ed una pubbliciz­zazione dei fatti: se anche questo non accadrà, non rammarichiamo­ci. C’è n'è abbastanza, per ringraziare Dio, del fatto che (sino ad oggi) si è pregato con umiltà e fervore … (e) molte anime han­no ritrovato la pace dello spirito.»

 

Così quel luogo benedetto dall’apparizione della Vergine continua, ancora oggi, con la presenza delle religiose che dedicano gran parte del loro tempo alla preghiera e alla meditazione a costituire un tesoro prezioso per la nostra comunità. Per questo non possiamo che essere grati al Signore e alle “nostre suore” ed essere partecipi della loro gioia per questo novantesimo.    

 

 

Cernusco sul Naviglio, 17 febbraio 2014

 

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