CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > La Comunità > 13 Gennaio 2014

DON ENRICO A “SAN GIUSEPPE LAVORATORE”

Da poco prima di Natale, don Enrico Carulli, dal 2008 vicario parrocchiale della nostra Comunità pastorale, si è trasferito dall’abitazione di via Biraghi alla casa parrocchiale di San Giuseppe Lavoratore, in via Don Milani.

 

Don Enrico sarà così, dopo il ricovero di don Giuseppe Cazzaniga nella Residenza Anni Azzurri “Il Melograno” di Cassina de’ Pecchi, un riferimento per i fedeli della parrocchia cittadina a sud del Naviglio. «Don Enrico rimane vicario parrocchiale della Comunità pastorale “Famiglia di Nazaret” – ha scritto don Ettore Colombo, responsabile della Comunità, su Voce Amica di gennaio 2014 – e continuerà a svolgere il suo ministero a favore delle tre parrocchie cittadine, nei diversi campi pastorali a lui affidati, offrendo però una particolare attenzione alla parrocchia di San Giuseppe Lavoratore, dove, risiedendo, rimane come valido punto di riferimento.»

A sua volta, don Enrico si è così rivolto ai fedeli della Parrocchia di San Giuseppe: «abitando stabilmente, già da qualche giorno, nella casa parrocchiale ho trascorso il mio primo Natale in mezzo a voi. Ho trovato anzitutto una comunità accogliente e che si sforza a volersi bene, fatta di tante persone che gratuitamente e generosamente si mettono a servizio della parrocchia. A tutti esprimo il mio sincero ringraziamento!».

Il “cantiere” delle Comunità pastorali - Lo scorso 28 maggio, in Duomo, davanti a oltre 1700 sacerdoti ambrosiani l’Arcivescovo di Milano, prima di presentare le linee dell’anno pastorale 2013/2014, ha lasciato spazio alle relazioni sui quattro “cantieri” aperti in diocesi, uno dei quali riguardanti le comunità pastorali. A proposito delle quali, il vicario generale monsignor Mario Delpini, ha parlato di «un modello promettente per il presente e per il futuro della Chiesa ambrosiana», nonostante «le difficoltà incontrate e quelle prevedibili» a causa «della realtà delle cose», ma anche di «atteggiamenti spirituali personali poco conformi». Non è però il modello per ogni parrocchia della Diocesi: «non è intenzione del vescovo che sia applicato in modo generalizzato». La relazione ha sottolineato il valore dell’unità delle parrocchie in Comunità, ma allo stesso tempo ha raccomandato di non perdere, anzi valorizzare, le caratteristiche di ogni singola realtà. Per esempio «si deve aver cura – ha raccomandato Delpini - di evitare una turnazione sistematica» dei sacerdoti sia nelle messe, sia nella presenza sul territorio, «per una chiarezza di riferimento delle comunità locali» e i sacerdoti saranno inviati nelle Comunità con un compito specifico già individuato dall’Arcivescovo. In questa nuovo orientamento – che viene a correggere l’impostazione iniziale, dove la “turnazione” dei sacerdoti tra le parrocchie era stata presentata come una ricchezza - si inserisce quindi anche il passaggio di don Enrico a “San Giuseppe Lavoratore”.

Quando si avvia una sperimentazione, sono poi immancabili gli aggiustamenti, sulla base delle esperienze acquisite. L’assegnazione di un sacerdote di riferimento ad ogni parrocchia della Comunità ci sembra una scelta importante, perché va nella direzione di porre attenzione alla  qualità delle relazioni tra fedeli e presbiteri.  

 

Cernusco sul Naviglio, 13 gennaio 2014

 

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01    Best View:  800x600  IE 6