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SCOLA ANDRÀ IN IRAQ A PORTARE LA NOSTRA SOLIDARIETÀ

L’arcivescovo e la Caritas Ambrosiana  hanno lanciato una raccolta fondi straordinaria per sostenere le migliaia di famiglie profughe che si trovano ad Erbil, capitale del Kurdistan iracheno

 

Libano e Iraq saranno le due tappe del viaggio in Medio Oriente programmato dal 16 al 20 giugno dal cardinale Angelo Scola. L’arcivescovo di Milano ha risposto a due inviti: il primo del patriarca libanese di Antiochia dei Maroniti, cardinale Béchara Boutros Raï, per intervenire ai lavori del Sinodo dei vescovi libanesi sulla presenza cristiana in Libano e Medio Oriente e sul tema della famiglia con la Commissione episcopale delle diocesi; il secondo è giunto dal patriarca di Babilonia dei Caldei Louis Raphaël I Sako, per visitare i campi profughi nel nord dell’Iraq. In particolare il 19 giugno Scola sarà ad Erbil “per portare – precisa la diocesi - la solidarietà della Chiesa ambrosiana ai cristiani perseguitati e costretti a fuggire dalle proprie terre”.

Raccolta fondi straordinaria - Per questo il cardinale Scola e Caritas Ambrosiana “lanciano una raccolta fondi straordinaria per sostenere le necessità immediate delle migliaia di famiglie profughe che hanno trovato riparo ad Erbil, capitale del Kurdistan iracheno, dopo la conquista da parte di Isis di Mosul e dei villaggi della piana di Ninive, nel nord dell’Iraq”. La Curia milanese spiega che “le condizioni di vita nei campi profughi di Erbil sono precarie. Da quasi un anno si vive nelle tende allestite nei cortili delle chiese, oppure in alloggi di fortuna sovraffollati. Nei campi di Erbil, Dohuk e Zakho i bambini necessitano di assistenza, cure, attività educative e scolastiche”.

Il vescovo di Erbil, mons. Bashar Warda, ha fatto giungere un messaggio a Milano nel quale afferma: “Nell’ultimo anno, più di 125mila cristiani sono stati costretti a fuggire dai loro villaggi solo perché hanno scelto di rimanere cristiani, rifiutando le condizioni imposte dall’Isis. Hanno dovuto abbandonare i loro villaggi di notte, nell’oscurità. Molti di loro hanno percorso il loro personale Calvario per lunghe ore, dopo essersi lasciati alle spalle tutto tranne i vestiti che avevano indosso. Oggi abbiamo famiglie che vivono solo grazie alla carità degli altri”. La raccolta di fondi avviata ha per causale “Cristiani perseguitati in Iraq”.

Per ulteriori informazioni e per le donazioni, cliccare qui

Cernusco sul Naviglio, 8 giugno 2015

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