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BOSTON E MILANO “CHIESE IN MISSIONE»

L’Arcivescovo di Boston ha raccontato come la sua Diocesi sia rinata dal “buio” dello scandalo degli abusi sessuali. Ma ha parlato anche di fraternità sacerdotale, di trasparenza finanziaria, di comunicazione e di immigrazione.

 

L’arcivescovo di Boston, il cardinale Sean Patrick O’Malley, è stato il protagonista della nuova tappa del progetto “Evangelizzare le grandi metropoli oggi”. A lanciare l’iniziativa, lo scorso anno, è stato il nostro arcivescovo, cardinale Angelo Scola, che nell’ambito della proposta pastorale “Il campo è il mondo” ha voluto che si approfondisse, per l’appunto, il tema “Evangelizzare le grandi metropoli oggi”. Dopo aver ospitato i cardinali Schönborn (Vienna) e Tagle (Manila), lo scorso martedì 7 ottobre, in Duomo, al mattino con il clero e alla sera con i laici, è intervenuto il cardinale O’Malley.

Il presule americano, dopo aver ricordato i suoi inizi da vescovo, è entrato subito nella parte forte della sua testimonianza spiegando come l'Arcidiocesi di Boston ha saputo tornare a essere luogo di evangelizzazione dopo l'emersione alla luce della terribile serie di abusi sessuali compiuti da sacerdoti su bambini e giovani avvenuta all'inizio del Duemila.

La sfiducia, la delusione e poi la rabbia: di fronte a quell’orrore, tante persone allora si allontanarono dalla Chiesa. Il rischio che la Chiesa allora morisse era altissimo: «Oggi Boston è considerata la città più cattolica per i battesimi. Ma con una visione laica del mondo. A Boston, all’inizio del secolo, sono state molte le sfide per l'evangelizzazione. Perché i cattolici hanno messo in dubbio la loro fede o hanno smesso di praticarla del tutto, molti erano in imbarazzo per la loro appartenenza alla stessa Chiesa che aveva coperto gli abusi. Non sapevano cosa dire. Molte persone venivano derise per la loro fede cattolica dalla cultura contemporanea». Ma proprio in quel momento, di profondo buio, la diocesi di Boston ha colto l'occasione per rinascere.

 

L’arcivescovo si è poi soffermato sulla fraternità del clero, sulla massima trasparenza sulle questioni finanziarie, sulla messa a punto di una buona comunicazione e sui migranti.

 

Per approfondire: Chiesadimilano

 

 

Cernusco sul Naviglio, 13 ottobre 2014

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