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HOME > Cernusco7 > 30 Marzo 2015

UNIONE DEI COMUNI: “MODALITÀ
DI GESTIONE CONDIVISA DI ALCUNI SERVIZI”

 

Argomento centrale nella seduta del consiglio comunale dello scorso 25 marzo è stato l’approvazione dello statuto e dell’atto costitutivo dell’Unione dei Comuni della Martesana

 

 

Nell’aula consiliare si sono sentite parole importanti: “grande sfida”, “sfida epocale”, “passaggio che accogliamo con entusiasmo”, “contento di votare questo statuto”, “si intravede una visione strategica lungimirante”. Esagerazione? Difficile sostenerlo. Il tempo ci dirà se questa strada intrapresa sarà stata quella giusta oppure no.

 

L’Unione è un ente intermedio e sarà costituita – sempre che ogni consiglio comunale lo deliberi con la maggioranza richiesta - tra i Comuni di Bussero, Cambiago, Carugate, Cernusco sul Naviglio, Gorgonzola e Pessano con Bornago. «L’Unione dei Comuni della Martesana – ha detto il Sindaco, Eugenio Comincini, introducendo la discussione - in prima battuta si occuperà della gestione dei servizi sociali, dei nidi e delle politiche giovanili dei sei Comuni aderenti. Poi in prospettiva anche la Polizia Locale e altri servizi.» La sede dell’Unione sarà a Cernusco e primo presidente sarà il sindaco di Gorgonzola.

 

«Spesso di sente parlare di razionalizzazione della spesa e dei servizi offerti – ha poi proseguito Comincini - con l’esigenza di intervenire anche sulle modalità con le quali i Comuni operano a favore dei loro cittadini: questa decisione di costituire un’Unione di Comuni fra Enti che non sono obbligati a farlo per legge (solo i Comuni sotto i 5.000 abitanti hanno l’obbligo di far partire gestioni associate con altri Comuni) rappresenta un elemento di novità e innovazione. I Comuni aderenti vogliono condividere responsabilità e percorsi al fine di migliorare l’azione amministrativa, offrire in prospettiva qualcosa di meglio di ciò che ogni Comune è in grado da solo di proporre alle rispettive comunità, favorire quindi l’integrazione fra i territori, armonizzare l’esercizio delle funzioni e dei servizi attribuiti, esercitare un’efficace influenza sugli organismi sovra territoriali, rappresentare un esperimento innovativo al quale anche altri possono guardare con interesse.» In seguito dovrebbero aderirvi anche i  Comuni di Cassina de’ Pecchi e Gessate. La nostra Unione sarebbe la «prima della Lombardia costituita fra Comuni non aventi obbligo. Oggi l’Unione dei Comuni lombarda più grande conta 32.000 abitanti, meno dei residenti della sola Cernusco».

Nell’Unione ogni Comune sarà rappresentato dal proprio sindaco e da tre consiglieri comunali (due scelti tra gli esponenti di maggioranza e uno tra quelli di minoranza).

 

Il Sindaco ha poi spiegato che per i cittadini «in prima battuta non cambierà nulla: i servizi continueranno ad essere resi su base comunale, con l’accentramento invece di alcune funzioni altamente specialistiche. In prospettiva si tenderà ad una progressiva omogeneizzazione dell’offerta, assestandosi sui livelli migliori.» Per i dipendenti comunali potrebbe derivarne «un miglioramento delle professionalità»: nessuno perderà il posto di lavoro e non ci saranno nuove assunzioni per personale da distaccare all’Unione. «La spesa dell’Unione sarà quella che ogni singolo Comune, annualmente, deciderà di trasferire per gestire i servizi resi dal nuovo Ente» e «ogni Comune continuerà ad esistere e funzionare, gestendo tutte le funzioni non trasmesse all’Unione. Non si tratta infatti di una fusione fra Comuni, ma di una diversa modalità di gestione – condivisa – di alcuni servizi.»

 

«L’Unione dei Comuni della Martesana è una grande sfida: abbiamo davanti a noi – ha concluso Comincini - la possibilità di innovare profondamente le modalità di gestione della Pubblica Amministrazione attraverso uno strumento nuovo, indicato dall’ANCI e dallo Stato come un percorso utile a razionalizzare le spese e migliorare i processi.»

 

«Un percorso complesso, non facile» – per l’assessore ai servizi sociali, Silvia Ghezzi – «ci sono state discussioni difficili ma anche costruttive. Quello  di oggi è un punto di partenza e non di arrivo. È una sfida epocale.»

 

La sfida dell’Unione è - per la dottoressa Raciti, dirigente dei Servizi sociali del nostro Comune – «il futuro. Sarà la possibilità di tenere in piedi i Servizi sociali qualitativamente migliori e di offrirli ai cittadini. Sono anche la sfida di mantenere un livello di qualità che i singoli Comuni, così in sofferenza, non potrebbero sostenere nell’immediato futuro.»

Comprendere quali sono le sfide, raccogliere i veri bisogni, analizzarli, in un percorso congiunto di politici e tecnici, per riuscire poi a dare risposte concrete e adeguate: questa è la sfida che si vuole affrontare e vincere con l’Unione dei Comuni, per la dottoressa Raciti. Che ha aggiunto: «Sono cambiati i bisogni, mentre i servizi in questi anni non sempre hanno saputo adeguarsi alle richieste dei cittadini. L’Unione è questa sfida e al suo interno c’è la possibilità di crescita e di confronto.»  

 

Per approfondire visita Comune di Gorgonzola

 

Cernusco sul Naviglio, 30 marzo 2015

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