CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > Cernusco7 > 16 Febbraio 2015

SCUOLE SICURE, MA SENZA “PEZZO DI CARTA”

“Negli scuole sono presenti tutte le attrezzature antincendio, che vengono regolarmente controllate”. Per le certificazioni, “abbiamo privilegiato la sostanza rispetto al pezzo di carta”.

 

Come anticipato anche su “la piazzetta” di questo sito (clicca qui per leggere) e ripreso nell’intervista da noi pubblicata, il consigliere Claudio Gargantini (Persona e Città), ha presentato un’interrogazione per sapere se le scuole cittadine sono oppure no in possesso del certificato di prevenzione incendi. 

Documentazione in ritardo e richieste di chiarimenti - Gargantini – all’inizio della seduta del consiglio comunale dello scorso 10 febbraio - ha innanzitutto lamentato il ritardo nella consegna della documentazione richiesta ai competenti uffici comunali lo scorso 15 dicembre a mezzo posta certificata e ricevuta solo il 3 febbraio scorso, “nonostante il regolamento del consiglio comunale preveda che ai consiglieri deve essere consegnata la documentazione entro cinque giorni dalla loro richiesta.”

Il consigliere comunale, entrando nel merito della sua richiesta, ha poi spiegato: “dalla documentazione che ho ricevuto si rileva la mancanza di certificato prevenzione incendi per mancanza di SCIA o per mancato rinnovo in capo agli stessi uffici.” Ha quindi chiesto al Sindaco di chiarire lo stato delle certificazioni antincendio per le scuole e di precisare se l’assicurazione stipulata dal Comune copre eventuali danni anche in mancanza dei documenti richiesti dalla normativa vigente e di chiarire di chi sono le responsabilità politiche ed amministrative di tali “gravi inadempienze”.

Il presidente del consiglio comunale, Fabio Colombo, ha spiegato che la tardata risposta è dipesa da un “disguido telematico”  con cui la richiesta è giunta al dirigente comunale.

“L’amministrazione comunale non si sente né inadempiente né ravvisa responsabilità politiche ed amministrative” ha risposto il Sindaco, perché su questa tema “stiamo  lavorando da tempo, prima ancora delle sollecitazioni avute dal dirigente scolastico (dell’Istituto comprensivo di via Don Milani-Buonarroti, ndr)”. “La situazione è molto articolata e molto complessa. Ci sono edifici che hanno il CPI (Certificato Prevenzione Incendi), altri che ce l’hanno scaduto altri ancora per i quali è stato chiesto ai Vigili del Fuoco le autorizzazioni sui progetti di intervento. Ci sono edifici per i quali sono già state fatte le opere e altri che devono invece veder eseguita la SCIA .”

Tutte le caldaie, tranne una, sono a norma - Il Sindaco poi ha aggiunto: “ci sono diverse ragioni per le quali potrebbe scoppiare un incendio in una scuola, una delle questioni più delicate è ravvisabile nell’impianto di riscaldamento e in particolare della caldaia. Per tutte le caldaie, tranne quella della palestra di piazza Unità d’Italia, sono stati fatti tutti gli interventi necessari.” Comincini ha poi proseguito: “nel Bilancio di previsione 2015 abbiamo messo le risorse necessarie per eseguire le opere approvate dai Vigili del Fuoco. Non le abbiamo fatte prima per valutazione politica. Abbiamo ritenuto di dare la precedenza ad altri interventi (riqualificazione dell’edificio scolastico di piazza Unità d’Italia; attenuazione del rischio antisismico …)”. In tema di assicurazione, Comincini  ha precisato che “in caso di sinistri, le coperture assicurative ricomprendono anche i rischi derivanti da opere non realizzate purché non causate da dolo.”

L’assessore ai lavori pubblici, Maurizio Rosci, dopo aver sottolineato che “negli edifici scolastici sono presenti tutte le attrezzature antincendio, che vengono regolarmente controllate”, ha concluso così: “abbiamo privilegiato la sostanza rispetto al pezzo di carta”. Ribadendo. “non fermiamoci al pezzo di carta, andiamo alla sostanza della sicurezza.”

 

Punto di vista – Chi conosce la materia sa che la normativa per la prevenzione incendio è particolarmente complessa ed è cambiata diverse volte negli anni. Si possono quindi comprendere le ragioni di un ritardo negli adempimenti. Ma sentir dire da amministratori comunali che “si è privilegiato la sostanza rispetto al pezzo di carta” e che “per valutazione politica” è stata data le precedenza ad altri interventi è sorprendente. Mi domando: se un cittadino rispondesse allo stesso modo ad una richiesta della burocrazia comunale quali conseguenze ne avrebbe? (C.G.)

Cernusco sul Naviglio, 16 febbraio 2015

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01    Best View:  800x600  IE 6