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HOME > Cernusco7 > 9 Febbraio 2015

“UBOLDO”: IL PUNTO NASCITE CHIUDE A FINE MESE

Nella scorsa settimana l’Azienda Ospedaliera di Melegnano, da cui dipende l’ospedale Uboldo, ha comunicato al personale del “Punto nascite” cernuschese la chiusura definitiva del reparto.

 

Dal prossimo 1° marzo diventerà quindi operativo l’accorpamento con il Reparto Maternità dell’Ospedale di Melzo. Una vicenda che sembrava destinata ad avere tempi più dilatati – dopo le numerose prese di posizione contrarie alla soppressione del reparto - si avvia invece a rapida conclusione.

Sin dalle prime dichiarazioni rilasciate dall’assessore alla sanità regionale, Mario Mantovani – successivamente all’approvazione della delibera di giunta regionale che decretava la chiusura del “Punto nascite” dell’Uboldo entro lo scorso 31 dicembre, insieme a quelle di analoghi reparti di altri ospedali lombardi – si è capito che c’era poco spazio per soluzioni alternative.

Nonostante questo, si è assistito ad un’importante mobilitazione del personale del reparto e dei cittadini che hanno fatto sentire subito le loro voci contrarie alla decisione della Regione. Questa presa di posizione ha avuto il merito di non far scendere il silenzio su una scelta che è apparsa affrettata e contraddittoria. Il tempo ci dirà se questa decisione è stata veramente  lungimirante e nell’interesse dei cittadini della Martesana.

«È ufficiale: il 1° marzo Cernusco chiude. – si legge sul sito www.nascereancorainmartesana.it che ha sempre sostenuto le iniziative del Comitato Salviamo la maternità. In difesa del punto nascita di Cernusco sul Naviglio” - Uno scarno comunicato dell’Azienda ospedaliera di Melegnano non firmato da alcun dirigente ma da una mai sentita “Direzione Strategica”, giovedì (5 febbraio, ndr) ha reso ufficiale la chiusura del reparto. Il giorno prima – con un tempismo impressionante – l’ospedale San Raffaele ha inaugurato il suo nuovo reparto Maternità, che per pochi metri si trova ora sul territorio comunale di Milano e non più di Segrate. Pare infatti che il fatto di avere “nato a Milano” sulla carta d’identità di proprio figlio abbia un suo fascino, soprattutto tra i cittadini milanesi o ex-milanesi trasferiti nell’hinterland del capoluogo. Il nuovo reparto Materno-Infantile si trova all’interno del Diamante, l’edificio di collegamento tra i settori “C” e “Q”, dove sono state attivate 2 nuove sale operatorie, 4 sale parto e le zone di travaglio. Questa mossa non fa che alimentare le ovvie polemiche e i sospetti.» (clicca qui per leggere il testo integrale)

Cernusco sul Naviglio, 9 febbraio 2015       

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