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HOME > Cernusco7 > 22 Dicembre 2014

AL “BECCARIA” SI FA IL PANE GRAZIE ALLA NIBAI

 Al carcere minorile di Milano: un forno per panificio già attivo da quattro anni, uno nuovo in arrivo e soprattutto l’apertura di un negozio, con forno, fra poche settimane.

 

E’ “Buoni dentro” il progetto della Cooperativa sociale Co.A.Fra – Cooperativa Agricola Fraternità,  con sede nella nostra città, alla cascina Nibai - all’interno del carcere minorile del Beccaria di Milano. “Ogni anno formiamo 4 o 5 nuovi panettieri che così possono presentarsi, una volta usciti dall’istituto, con una professione riconosciuta sul mercato del lavoro. Un lavoro certo faticoso e duro, ma non privo di soddisfazioni e gratificazioni” spiega il presidente di Co.A.Fra Gaspare Oronzo Romito. “Abbiamo inoltre rilevato un panificio non distante dal Beccaria (in piazza Bettini 5, zona Bisceglie, ndr) per completare il percorso formativo dei nostri allievi e metterli realmente alla prova nel mestiere, con orari e impegni tipici del fornaio. Aprirà a breve e non abbiamo dubbi che i nostri ragazzi non tradiranno le aspettative: questi ragazzi, quando hanno davanti una prospettiva concreta, quando hanno compiuto un salto di consapevolezza che li ha fatti ragionare sugli errori commessi e hanno assunto la responsabilità della propria vita, ci mettono l’anima e i risultati arrivano” aggiunge il presidente.

Co.A.Fra è impegnata inoltre all’interno del carcere di Opera con il progetto della fattoria “Al Cappone” che produce uova di quaglia per la grande distribuzione e offre occasioni di lavoro anche fuori dal carcere direttamente nella sede della cooperativa, a cascina Nibai, sede anche dell’omonimo consorzio sociale, anch’esso impegnato sui due progetti.

Co.A.Fra è nata nel 1981 e oggi gestisce uno spaccio agricolo, alleva bovini, maiali e altre specie da carne e animali da cortile, coltiva ortaggi e frutta, ha un laboratorio di macellazione e di trasformazione delle carni in salumi, di produzione di conserve e passati e un servizio di agriturismo con cucina tipica.

“Ma fare il pane è sempre stato uno dei sogni della cooperativa: quale prodotto meglio del pane simboleggia la fraternità, la condivisione, l’amicizia. Spezzare insieme il pane vuol dire diventare fratelli, stringere un legame indissolubile e produrlo significa quasi dare vita a materie semplici quali la farina e l’acqua” prosegue Gaspare Oronzo Romito. “Senza contare che chi fa il fornaio sovraintende a tutto il processo produttivo, dall’impasto alla cottura, e vede ogni giorno, o meglio ogni alba, il frutto concreto del proprio lavoro: credo che anche per questo sia un’attività adatta a dei giovani che fino a ieri facevano tutt’altro” conclude il presidente di Co.A.Fra.

Tra la produzione di “Buoni dentro” c’è ovviamente anche il panettone. “In occasione del Natale abbiamo ricevuto in comodato un negozio in centro a Milano, in via Solferino al 48, dove esponiamo e vendiamo, così come presso lo spaccio di Cascina Nibai, tutti i prodotti di ‘Buoni dentro’. Contiamo di vendere tremila panettoni” afferma Gaspare Oronzo Romito.

Il progetto, ci tiene a sottolineare il presidente di Co.A.Fra, marcia grazie al contributo di una rete di sostenitori di vario genere: dal fornaio in pensione che insegna e sovrintende la produzione allo studio legale Linklaters che ogni anno sostiene economicamente ‘Buoni dentro’. Il progetto di Co.A.Fra è stato presentato in un convegno tenutosi il 15 dicembre presso l’istituto Beccaria organizzato dalla direzione carceraria, da Enaip Lombardia e dalla Fondazione Eris. (fonte: Italia Cooperativa Lombardia, dicembre 2014)

Cernusco sul Naviglio, 22 dicembre 2014

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