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HOME > Cernusco7 > 8 Dicembre 2014

STAZIONI MM2: ABBATTIMENTO
DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

 

Si chiederà al Comune di Milano, proprietario degli immobili e degli impianti, come intende garantire l’accessibilità alle stazioni e ai treni da parte dell’utenza debole.

 

 

Con la mozione presentata ed approvata all’unanimità nella seduta del consiglio comunale dello scorso 27 novembre, i comuni che si trovano lungo l’asse della Metropolitana 2 tentano di avere, dal Comune di Milano, delle risposte a delle domande che da lungo tempo hanno posto.

 

La mozione è stata condivisa con i comuni di Bussero, Cassina dè Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Gessate, Gorgonzola, Vimodrone. Innanzitutto, nella mozione, dopo alcune premesse di carattere generale, ce n’è una specifica: “le barriere architettoniche presenti nelle stazioni della parte terminale della linea MM2 (Vimodrone-Gessate) rappresentano un ostacolo e un vincolo insormontabile alla mobilità per una parte della popolazione, in particolare l’utenza più debole”.

Quindi i promotori della mozione mettono in evidenza alcuni elementi di criticità: “l’elevato numero di utenti che fruiscono quotidianamente del servizio metropolitano; l’ulteriore incremento dell’utenza giornaliera derivante dalle nuove arterie stradali che trovano nelle varie stazioni; le condizioni di assoluta fatiscenza di alcune strutture e la quasi totale inaccessibilità alle stesse da parte dell’utenza debole; lo sproporzionato importo economico tra la tariffa di tratta urbana e quella interurbana, gravante interamente sull’utenza senza ritorni per la stessa di alcun genere; le innumerevoli promesse di intervento, nel corso degli anni, da parte dell’ente proprietario dei cespiti, dell’ente gestore e quanti altri, sempre cadute nella più totale, reale e verificabile successiva indisponibilità; l’attuale situazione di inerzia dell’ente proprietario dei cespiti (… nonostante) la disponibilità, anche economica, (espressa più volte dai Comuni firmatari) per la definizione degli interventi atti a garantire una maggior fruibilità dei manufatti.”

 

Le richieste della amministrazioni comunali – I Comuni interessati chiedono – infine, con la mozione presentata -  “al Comune di Milano, relativamente alla tratta Vimodrone – Gessate della linea metropolitana MM2, in qualità di proprietario degli immobili in cui sono ubicate tutte le stazioni/fermate, di comunicare, entro la fine dell’anno in corso: come intende garantire l’accessibilità alle stazioni/fermate, lungo la tratta, e alle relative banchine di accesso ai treni da parte dell’utenza debole; quale sia la programmazione degli interventi atti a garantire l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle relative strutture; se esiste una progettualità complessiva che comprenda tutta l’asta metropolitana Vimodrone – Gessate; se esiste, in riferimento a quanto sopra, un impegno economico previsto ed inserito nel piano triennale delle opere dell’ente proprietario dei cespiti.”

 

Il dibattito - La posizione però di Cernusco - ha fatto presente il Sindaco, Eugenio Comincini - è diversa da quella delle altre municipalità “perché siamo gli unici che abbiamo visto sistemata la stazione di viale Assunta, mentre invece per Villa Fiorita si è ancora in attesa di un analogo intervento”.

Oltre alla possibilità di accesso per i disabili, sulla quale tutti si sono trovati d’accordo, sono state fatte presente anche altre questioni riguardanti la linea metropolitana 2: dall’introduzione del biglietto unico, al miglioramento del servizio, a una maggiore frequenza delle corse.

“È soltanto attraverso la collaborazione istituzionale – ha affermato Maurizio Magistrelli (PD) che si può sperare di raggiungere determinati risultati.”

“Da utente della metropolitana – ha sostenuto Gianluigi Frigerio (Forza Italia) - sono testimone della pessima qualità del servizio. Chiedo al Sindaco che questa mozione sia un punto di partenza per far si che gli utenti siano tutelati perché il costo che sostengono è elevato e quindi è giusto richiedere un servizio almeno decoroso.”

“Bene la mozione, bene che i Comuni che si muovano in sinergia – ha dichiarato Mauro Aimi (Movimento 5 Stelle) - ma occorre porre attenzione anche al problema della tariffazione”.

 

Il Sindaco ha osservato che “in tema di biglietto unico non è né la città metropolitana né la Provincia ad avere in capo questa competenza. È il Comune di Milano a doverlo decidere. Senza risorse aggiuntive regionali è difficile poterlo ottenere. Dovrà essere trovata, per il futuro, una soluzione diversa che coinvolga anche la città metropolitana.”  

 

 

Cernusco sul Naviglio, 8 dicembre 2014

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