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HOME > Cernusco7 > 23 Novembre 2014

VIOLENZA CONTRO LE DONNE: PER CONTRASTARLA,
SERVONO PIÙ CULTURA E SICUREZZA

Per la “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, del prossimo 25 novembre, è in programma un'iniziativa rivolta agli studenti degli istituti superiori cittadini

 

In occasione della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, indetta dall’ONU, per il prossimo 25 novembre, il “Tavolo permanente”, che riunisce a livello cittadino i firmatari del protocollo sottoscritto lo scorso 11 novembre per il contrasto alla violenza contro le donne, organizza un'iniziativa rivolta agli studenti degli istituti superiori presenti a Cernusco. Iniziativa che, oltre alla riflessione e al comune dibattito su questo argomento, intende far conoscere il fenomeno e la portata sociale dello stesso. Verranno proiettati dei video sull’argomento e gli studenti verranno informati delle realtà cittadine che a diverso titolo si occupano di questo grave problema. La responsabile dello Sportello Studenti aperto dall'Amministrazione Comunale fin dal 2009, racconterà i cinque anni di questa esperienza, mentre gli altri relatori insisteranno soprattutto sugli aspetti normativi e giuridici della questione. Infine verrà presentata una performance da attori  che faranno una lettura scenica di brevi brani tratti dal testo "Lividi", che riporta veri episodi di violenze raccontate da giovani donne .

Il protocollo sottoscritto, in Comune, lo scorso 11 novembre, tra istituzioni locali e soggetti del Terzo settore ha portato alla costituzione di un tavolo permanente  che si propone di organizzare e coordinare diversi eventi ed attività per contrastare la violenza di genere, con il primo intento di creare metodologie e linguaggi condivisi.

Il secondo Rapporto Eures sul femminicidio in Italia rileva che nel 2013 la violenza contro le donne è aumentata del 14% rispetto al 2012: lo scorso anno 179 donne sono morte uccise da uomini, nel 70% dei casi tra le mura domestiche o in contesti familiari o affettivi. Pur apprezzando i passi avanti dal punto di vista legislativo e la sollecita ratifica parlamentare, nel settembre 2013, della Convenzione del Consiglio d‘Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul), entrata in vigore il 1° agosto 2014, Amnesty International Italia continua a chiedere all‘Italia maggior attenzione alla prevenzione, alla formazione e sensibilizzazione di tutti i soggetti coinvolti nella lotta alla violenza contro le donne, lo stanziamento di fondi adeguati per i centri rifugio e i centri antiviolenza e un‘adeguata raccolta di dati statistici sul fenomeno. Amnesty sollecita inoltre la creazione di un‘istituzione nazionale indipendente per i diritti umani con una sezione dedicata ai diritti delle donne, conformemente ai Principi di Parigi del 1993, dando così seguito a un impegno preso da tempo dall‘Italia nei confronti della comunità internazionale.

“Il femminicidio raramente è frutto di un raptus. Più spesso le vittime – ha scritto Antonella Mariani su Avvenire del 20 novembre scorso, commentando i dati della ricerca Eures - vengono minacciate per mesi, perseguitate, picchiate. Metà delle donne poi uccise dal compagno aveva segnalato o denunciato il pericolo. Si era messa nelle mani delle istituzioni, chiedendo protezione, fidandosi, credendo che lo Stato fosse in grado di fermare quell’insensata violenza. Accanto a una cultura del rispetto e della parità tra i sessi occorre garantire sicurezza alle donne maltrattate e minacciate, allontanare i violenti dalla loro strada, perseguire con determinazione chi picchia o abusa, anche e soprattutto se si tratta di un famigliare. Questo non è amore. E le donne non possono essere lasciate sole a fronteggiare i loro persecutori.”

Cernusco sul Naviglio, 24 novembre 2014

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