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HOME > Cernusco7 > 23 Novembre 2014

AMPLIAMENTO CAROSELLO:
I CONTRARI SI FANNO SENTIRE

Il dibattito intorno alla proposta di ampliamento del Centro commerciale Carosello è tornata al centro dell’attenzione dopo alcune recenti iniziative.

 

Una manifestazione lungo la strada provinciale per Carugate, all’ingresso del Parco degli Aironi, è stata promossa dal Forum Area Metropolitana Parco Est delle Cave, nella mattinata di domenica 23 novembre,  “per consentire ai tantissimi cittadini che ancora non conoscono il Parco degli Aironi a sud di Cernusco di riscoprire la bellezza di questa area verde”. “Io sposo il Parco  - hanno scritto sul loro sito web gli organizzatori – è il tema scelto, per affermare la volontà dei cittadini dei comuni residenti nel Parco Cave (Brugherio, Carugate, Cernusco, Cologno e Vimodrone) di non vedersi defraudati da beni comuni come il laghetto degli Aironi e per affermare quanto è importante la difesa di zone di territorio verdi non soffocate dal cemento e dall'aumento di strade e traffico a causa dell'ampliamento del Centro commerciale Euromereato.” Poi aggiungono che “ad oggi, dopo che anche gli ultimi pescatori se ne sono andati, la scelta dell'amministrazione comunale di Cernusco sul Naviglio è di non valorizzare il Parco degli Aironi ma di trasformarlo in un oggetto di scambio, buono solo per essere venduto al grande centro commerciale” mentre il Forum vorrebbe “riappropriarsi di questo importante pezzo di verde con l'intento di trasformarlo in un parco pubblico urbano con il suo lago e i percorsi ciclo-pedonali alla scoperta dei suoi ambienti naturali.” La manifestazione ha visto coinvolto meno di un centinaio di persone, che all’ingresso del parco hanno allestito alcuni banchetti e appeso degli striscioni per catturare l’attenzione degli automobilisti in transito.

Il Forum sarà presente con dei banchetti informativi, a Cernusco, tutti i mercoledì sino al 17 dicembre (area mercato dalle 9.00 alle 12.00).

WWF Martesana - Da registrare anche la presa di posizione del WWF Martesana che in un comunicato, pubblicato anche sul suo sito web, “esprime la propria perplessità e preoccupazione riguardo agli impatti che tale iniziativa genererebbe sul territorio in termini di sostenibilità ambientale e vivibilità. Ad oggi non risulta depositato presso le Autorità competenti un progetto definitivo che consenta una piena valutazione dello stesso.” Tuttavia il WWF Martesana dall’esame del “materiale presentato nelle assemblee pubbliche organizzate dalle due Amministrazioni” ha dedotto alcuni “aspetti problematici” legati ad un’area “già fortemente critica in termini di traffico e inquinamento dell’aria”; “l’intervento porterebbe a cementificare in particolare un’area di 5.000 mq attualmente adibita a parco, di interesse naturalistico”, in una zona del territorio ormai edificata oltre il limite che può consentire di “rigenerarsi dal punto di vista ambientale”; il “progetto, infine, non deve essere considerato come isolato ma messo in stretta relazione con altri interventi previsti - e in molti casi già approvati – che avranno un significativo impatto sull’area della Martesana.”

Circolo Acli Cernusco – È soprattutto il documento diffuso dal Circolo Acli di Cernusco a sorprendere per la severità dei giudizi nei confronti dell’amministrazione comunale: “riteniamo essere un incidente di percorso quello intrapreso uffi­cialmente il 28 luglio scorso dalla nostra amministra­zione di rispondere positivamente alla nota presenta­ta in data 30 maggio 2014 da Eurocommercial con la richiesta di promuovere un accordo di programma per un ampliamento del centro commerciale.” Dopo aver analizzato il senso politico dell’operazione, gli aclisti chiosano così: “Sappiamo che non è facile mantenere gli impegni pre­si sulla gestione del territorio, quando ci sono ogget­tivi motivi che condizionano pesantemente l’agire delle istituzioni locali (patto di stabilità e deficit delle casse comunali), ma è proprio in questi frangenti che si misura la reale volontà e capacità di un’ammini­strazione a perseguire strategie importanti e ambizio­se, non lasciandosi condizionare troppo dal breve pe­riodo. Il solo significato che razionalmente riusciamo a dare a questa operazione, così come dato di comprendere, si riduce ad uno scambio di territorio contro soldi, molti (forse), maledetti e subito. Musica vecchia per le nostre orecchie.” Poi due stoccate: la prima, “nascondersi dietro la mancanza di risorse è specioso e stantio, serve più fantasia”; la seconda, “in qualche modo ‘la vendita di una piccola area non strategica del territorio’, corrisponderà di fatto alla vendita di una corrispondente parte di anima di questa amministrazione.”.

 

Per la lettura completa del documento del Circolo Acli cliccare qui 

Cernusco sul Naviglio, 24 novembre 2014  

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