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HOME > Cernusco7 > 27 Ottobre 2014

HALLOWEN, CARNEVALATA FUORI STAGIONE

Anche nella nostra città non si sfugge alla moda di organizzare feste, serate, eventi all’insegna di Halloween, per il prossimo 31 ottobre. Qualche considerazione al riguardo.  

 

Chi ha ricostruito le origini storiche di Halloween lo ha fatto partendo dalle sue radici celtiche per giungere poi alla tradizione cristiana: dalla “sovrapposizione” tra la celebrazione dei santi a quella pagana dei tanti dèi fino alla scelta di Papa Gregorio IV di stabilire la festa di “Tutti i Santi” il 1° Novembre. E qui arriviamo alla questione di Halloween, che secondo alcuni sarebbe la contrazione delle parole All Hallows’ Eve, cioè la vigilia di Tutti i Santi, che si accorderebbe con la tradizione celtica di porre il cambio tra stagione mite e quella fredda.

Banale consumismo - “Lungi da noi - ha scritto Marco Testi, docente di Letteratura Italiana presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università dell’Aquila - la tentazione di esecrare moralisticamente questa forma di festa: non possiamo non notare però come essa sia a sua volta uniformata non a erudite riprese neo-celtiche, di cui non può importare di meno alla gente, ma ad un banale consumismo fatto di feste, maschere, costumi. La festa cristiana ricorda altro: la possibilità di una vita meno legata ad un presente banalizzato e più attenta alle drammatiche necessità di chi giace nel bisogno, non solo materiale. Santificazione significa anche questo, sfuggire ai tentativi di rimozione di una realtà spiacevole e testimoniare una fede che non può essere solo apparenza.”

Il ruolo dei media - «Se si chiede a un bambino delle elementari o delle medie cosa siano la festa di Ognissanti, la Celebrazione dei defunti e Halloween – a parere di Marco Deriu, docente di Teoria e tecnica dei media all'Università Cattolica - probabilmente lo si trova più preparato su quest’ultimo argomento. Il perché è presto detto: giocano da un lato lo spiritismo e il senso del macabro che hanno facile presa sui soggetti più deboli, dall’altro il tamtam mediatico e la connotazione ludica che molti genitori assegnano alla festa magari prendendola essi stessi a pretesto per una cena un po’ diversa con gli amici. Se dal punto di vista della fede non ci può essere alcun rischio di confusione o di sovrapposizione fra il “rito” pagano e la liturgia cristiana di Tutti i Santi e della Commemorazione dei defunti, mediaticamente parlando il cortocircuito è un dato di fatto.»

Festa d’importazione, rito che non ci appartiene - Deriu invita a «non dimenticare che Halloween è un fenomeno consumistico, prima ancora che culturale o spirituale, e come tale fa gola a chiunque abbia la possibilità di renderlo fruttuoso in termini economici, anche solo vendendo maschere o biscotti ispirati all’iconografia tipica del genere. Per quanto possa essere pittoresco o curioso, Halloween non è un rito che ci appartiene, nonostante il rafforzamento che riceve dai media per radicarsi nell’immaginario collettivo: resta una festa d’importazione che non lascia traccia, se non come innocua e allegra carnevalata fuori stagione.»

Cernusco sul Naviglio, 27 ottobre 2014

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