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HOME > Cernusco7 > 21 Luglio 2014

OSPEDALE UBOLDO: UN CENTRO
DI RIABILITAZIONE ALL’AVANGUARDIA

 

Da al­cuni anni è in corso presso il Ferb - Fondazione euro­pea di ricerca biomedica, un centro di riabilitazione che opera all’interno dell’ospedale Uboldo - uno studio pilota che utilizza la stimolazione magnetica transcranica (Tms).

 

«A Cernusco sul Naviglio – ha scritto Avvenire, domenica 20 luglio - c’è un piccolo gioiello della tecnologia medica per la cura del Parkinson e dell’ictus. Il Parkinson, in particolare, interessa lo 0,3 per cento della popolazione e arriva al 4 per cento tra chi ha più di ottant’anni. Da alcuni anni è in corso presso il Ferb - Fondazione europea di ricerca biomedica, un centro di riabilitazione che opera all’interno dell’ospedale Uboldo di Cernusco - uno studio pilota che utilizza la stimolazione magnetica transcranica (Tms), una sofisticata strumentazione che permette di conoscere in maniera molto dettagliata le dinamiche del cervello e fornisce preziose indicazioni su possibili interventi riabilitativi. “Abbiamo già testato circa 200 pazienti ottenendo risultati molto incoraggianti - spiega il dottor Gerardo Mele, primario del Ferb - e l’esperienza continuerà, in collaborazione con l’équipe dei professori Massimini e Rosanova del dipartimento di scienze cliniche Sacco dell’Università degli studi di Milano”.»

 

Dopo aver descritto il funzionamento della Tms, il giornalista di Avvenire ha evidenziato che «lo studio che viene condotto al Ferb, coordinato dalla neurologa Cristina Landi, proietta la struttura di Cernusco all’avanguardia in campo neurologico a livello nazionale. “Il protocollo che abbiamo messo a punto non si limita a osservare gli effetti della malattia - spiega Mele - ma cerca di intervenire direttamente sul cervello per indurre cambi plastici e definire con maggiore precisione lo stato neurologico del paziente, nella speranza di suggerire vie di riabilitazione mirate e cure più efficaci. Il nostro reparto, compatibilmente con i posti letto a disposizione (70 letti accreditati col SSN) non rifiuta mai un tentativo riabilitativo sulla base solo di documentazioni cartacee anche a chi sembra non avere più possibilità di recupero. Il senso della riabilitazione è proprio questo: dare a ognuno, anche in presenza di dati apparentemente inconfutabili, la possibilità di fare emergere le proprie potenzialità, talvolta ancora sconosciute, e che attualmente - nonostante i progressi delle neuroscienze - non possiamo dire di conoscere appieno. Soprattutto quando il motore della vita, il cervello, è gravemente lesionato»

 

 

Cernusco sul Naviglio, 21 luglio 2014

 

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