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HOME > Cernusco7 > 9 Giugno 2014

CHIUSA ANCHE LA SALA BINGO

Dopo la chiusura della sala scommesse di viale Assunta dello scorso 15 maggio, la stessa sorte è toccata, lo scorso 28 maggio, alla Sala Bingo di via Torino.

 

Mentre la prima decisione è stata motivata dalla mancanza delle prescritte autorizzazioni, sulla seconda rimane il massimo riserbo sui motivi che hanno indotto la Questura di Milano ad adottare il provvedimento. La cui gravità deriverebbe dal fatto che non si tratterebbe di una decisone temporaneo ma bensì definitiva. Ricordiamo che già in passato la Sala Bingo cittadina, una delle prime ad aprire in Italia, era stata al centro di  indagini e provvedimenti della magistratura.

La preoccupazione che più volte abbiamo manifestato sulla numerosa presenza in città di luoghi di gioco e scommesse si è dimostrata più che fondata

Videogiochi nei bar - Rimane però il problema delle slot machine e videopoker presenti nei bar della città. Basta fare un giro in centro storico per rendersi conto di quanti solo. Alcuni Comuni, per esempio, da ultimo Buccinasco, hanno deciso di ridurre la Tari (tassa sui rifiuti) per i bar che non hanno i giochi: «un atto politico – informa il Comune a sud di Milano - importante per favorire e incentivare la scelta etica di non avere all’interno dei bar e ristoranti slot machine e videopoker. In pratica agli esercizi commerciali “no slot” la tariffa della Tari sui rifiuti sarà applicata con una riduzione pari alla metà della tassa totale.» Per gli amministratori di Buccinasco «un’amministrazione comunale ha il dovere di metter in atto azioni amministrative che vadano incontro a scelte etiche coraggiose: è il caso di chi rinuncia o rinuncerà ad avere all’interno del proprio bar quegli apparecchi legali ma anche potenzialmente dannosi per la salute di chi purtroppo diventa giocatore patologico.» A Cernusco perché sinora non si è fatto qualcosa di simile?

Marchio “No slot” – La Regione ha intanto scelto il marchio "No Slot" (ai sensi dell'art. 4, comma 2, della legge regionale n. 8 del 21 ottobre 2013, "Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico") che sarà rilasciato a cura dei Comuni agli esercenti di pubblici esercizi, gestori di circoli privati e di altri luoghi deputati all'intrattenimento, che scelgono di non installare apparecchiature per il gioco d'azzardo. È stato scelto il marchio presentato da un istituto tecnico di Busto Arsizio. Per i locali “No slot” la Regione ha previsto degli sgravi fiscali.

Cernusco sul Naviglio, 9 giugno 2014

 

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