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HOME > Cernusco7 > 14 Aprile 2014

LA MAGGIORANZA VOTA IL BILANCIO,
MA CON QUALCHE  CRITICA

La maggioranza consigliare (PD, Vivere Cernusco, Sinistra per Cernusco) ha votato compatta il Bilancio 2014/2016, ma con qualche significativa distinzione, in tema di oneri di urbanizzazione applicati alle spese ordinarie e di obiettivi strategici contenuti nel Documento unico di programmazione (DUP). 

 

Il Partito Democratico, per bocca del suo consigliere e segretario comunale Danile Pozzi, ha parlato di “sentimenti contrastanti: di rammarico e di speranza” nei confronti del Bilancio in discussione. “Di rammarico - ha spiegato Pozzi - perché registriamo per l’ennesima volta come siano cambiate le regole del gioco e se alcune sono necessarie e con risvolti positivi nel tempo come la nuova contabilità, altre ci sconfortano, soprattutto sul lato delle entrate. Siamo passati nell’arco di pochi anni dall’ICI, all’IMU, all’abolizione dell’IMU sull’abitazione principale, fino ad arrivare alla nuova Imposta Unica Comunale. È una situazione questa che mette a rischio la visione strategica sia per il Comune, che non ha entrate stabili, facilmente programmabili e misurabili da un anno all’altro, sia per i cittadini, che trovandosi in una situazione economica già difficile vengono fatti sedere loro malgrado su un’altalena impositiva di difficile comprensione che crea difficoltà nella gestione del bilancio familiare. È in merito a quest’ultima considerazione che valutiamo positivamente la scelta dell’amministrazione di attenuare per quest’anno la pressione fiscale.”

La speranza, oltre che all’avvio della città metropolitana, è data, per il consigliere del PD, dai “primi timidi segnali di una ripresa generale dell’economia”, “dall’attesa a livello locale di un orizzonte forse sgombro da altri giri con pedaggio obbligatorio sulle montagne russe della tassazione”, “dall’essere riusciti a mantenere inalterato il livello dei servizi erogati alla città e di poter prevedere investimenti di rilievo”, “dalla possibilità di riprendere una programmazione più serena e che stabilizzi nel tempo il legame tra le fonti di finanziamento del Comune e una spesa che, siamo certi, verrà comunque responsabilmente mantenuta sotto controllo da questa amministrazione”-

 

Per la lista civica Vivere Cernusco, la consigliera Mariangela Mariani – premesso che “nelle condizioni in cui ci troviamo ad operare, questo bilancio rappresenta per noi un’ulteriore prova di buona amministrazione e lo voteremo convintamente – ha aggiunto che “Vivere Cernusco vuole comunque esprimere, oltre ad osservazioni positive, anche alcune considerazioni criticamente costruttive, senza mettere in discussione, ovviamente, la bontà complessiva del documento”. Le scelte positive sono state individuate nella “fiscalità locale: le detrazioni previste nella TASI per i figli a carico, oltre a quelle per gli immobili con rendita catastale più bassa, la riduzione (rispetto al 2013) dell’aliquota IMU per gli alloggi concessi gratuitamente a figli o genitori, la scelta di non incrementare l’IMU per le categorie commerciali e produttive.” Ma questa scelta ha “comportato una decisione non facile, quella di applicare alla spesa corrente una quota di entrate derivanti da oneri di urbanizzazione. Una decisione che avremmo preferito non prendere, dato che, fin dal nostro primo mandato, ci eravamo impegnati a non dirottare entrate per investimenti sulla spesa corrente; questa decisione, però, intende essere solo un’eccezione, dettata dalla situazione contingente, dalle incertezze che ancora insistono su questo bilancio.”

Le critiche, poi non tanto velate, sono poi arrivate sugli indirizzi strategici indicati nel DUP: “abbiamo ritrovato in questa sezione un elenco minuzioso di azioni, sostanzialmente quelle già dettagliate nel discorso che il Sindaco fece per illustrare le linee di mandato; onestamente ci saremmo aspettati qualcosa di più: avremmo voluto non solo rileggere un lungo elenco di cose da fare, senza distinzione tra azioni effettivamente strategiche ed altre che rappresentano solo buone pratiche, normale buona amministrazione per chi come noi ha come valori di riferimento l’attenzione all’ambiente e alla qualità della vita delle persone; ci sarebbe piaciuto, ad esempio, leggere qualcosa sulle azioni strategiche atte a reperire le risorse necessarie per realizzare i progetti indicati.”

Il Sindaco ha rassicurato che per il prossimo Bilancio sarà più attento nel compilare questa parte del DUP.

 

Sinistra per Cernusco, con il consigliere Danilo Radaelli, ha sottolineato che  “sono almeno sei anni che i Comuni si trovano nell'occhio del ciclone, un occhio fatto di continui e progressivi tagli ai trasferimenti dal Tesoro, di negazione della capacità impositiva locale e addirittura di conferimento del ruolo di esattore per conto dello Stato, di vincoli del patto di stabilità interno che si fanno sempre più stringenti e stupidi. In questo scenario, amministrare una città come Cernusco è ogni anno sempre più complesso e in tutta onestà riteniamo un successo il fatto di essere riusciti ad elaborare un bilancio in grado di garantire ai cittadini certezze sulla rete di servizi sociali e scolastici e alla struttura comunale un quadro di riferimento per l’azione amministrativa.”

A parere di Radaelli è anche “arrivato il momento di trovare strade diverse, il momento per fare un salto di qualità. Pensiamo in particolare ad una gestione associata dei servizi comunali. A fianco ai piani di zona dei servizi sociali, peraltro imposti dalle regolamentazioni regionali, crediamo ci sia lo spazio per una gestione associata della polizia locale, una gestione d'ambito dei rifiuti e dei trasporti pubblici, per non parlare delle reti tecnologiche (illuminazione, wi-fi). Strettamente legata a questo tema è la nascita della Città Metropolitana.”

Per Sinistra per Cernusco, “le parole chiave della nostra amministrazione non possano più essere rabbia e dolore, già utilizzate dal nostro Sindaco per descrivere i suoi sentimenti presentando il bilancio dello scorso anno, ma pro-attività e collaborazione. Pro-attività perché è arrivato il momento di reagire costruendo strumenti nuovi, più efficaci e più capaci di non sprecare risorse pubbliche. Penso ad esempio al ‘Patto per la Scuola’, all'interno del quale sarà possibile immaginare il Piano per il diritto allo studio come una sorta di bilancio partecipato” e alla “collaborazione perché in tempi di tagli è fondamentale costruire cooperazione con altri soggetti, cooperazione in grado di assicurare servizi adeguati e proposte culturali di qualità.”

Radaelli non ha poi nascosto “dubbi o incertezze” sulla “applicazione degli oneri di urbanizzazione alla parte corrente”, “perché è un passo indietro rispetto a quanto fatto in questi anni. Ma siamo consapevoli di trovarci di fronte ad un evento circoscritto, una sorta di artificio contabile, accompagnato dall'impegno a ridurre la quota prevista fino all'azzeramento nel corso dell'anno utilizzando i trasferimenti dal Fondo di solidarietà comunale superiori a quanto stimato.”

 

Cernusco sul Naviglio, 14 aprile 2014

 

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