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HOME > Cernusco7 > 31 Marzo 2014

CONTRO IL RITORNO DELLE “CASE CHIUSE”

 

Lo scorso fine settimana in piazza Matteotti erano presenti i militanti della Lega Nord per raccogliere le firme a sostegno della proposta lanciata dal loro partito per indire cinque referendum, uno dei quali riguardanti l’abrogazione della legge Merlin e quindi il ritorno alle “case chiuse”.

 

 

Il consiglio regionale della Lombardia sta discutendo l’abrogazione parziale della legge Merlin, mentre la Lega Nord ne chiede la completa cancellazione con un referendum, oltre ad altri quattro quesiti riguardanti la riforma delle pensioni fatta dall'ex ministro Fornero, l'abolizione delle Prefetture e della Legge Mancino e il no all'apertura dei concorsi pubblici agli stranieri.  

 

«Per la Caritas ambrosiana – come riferisce Avvenire di venerdì 28 marzo - la legge Merlin sulla prostituzione “è ancora oggi attuale” e abrogarla in parte “significa svuotarla e lasciare una situazione di vacatio” che rende possibile la riapertura delle case chiuse (tra l' altro in contrasto con alcuni trat­tati internazionali siglati dall'Italia). Lo ha detto la coordinatrice dell'area "Tratta e prostituzione" della Caritas, suor Claudia Bion­di, ascoltata con altre associazioni che si occupano di sottrarre allo sfruttamento le giovani, dalla commissione Affari istituzionali del Pirellone, in merito alla proposta di referendum per abrogare una parte della Merlin e, principalmente, non riconoscere più come reato lo svolgimento di questa attività in abitazioni private. Il relatore della proposta (votata in commissione dal centro destra, tranne Ncd, e dal M5S e con il no del Pd), e capogruppo della Lega Nord al Consiglio regionale Massirniliano Romeo ha dichiarato che la legge Merlin “è vecchia e superata” (…) Il Carroccio vuole cancellare la legge Merlin, “per riaprire le case chiuse e togliere la prostituzione dal racket e dalle strade”, ha spiegato il segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini. Le associazioni Farsi prossimo, Lule, Comitato Papa Giovanni XXIII, Oltreconfìne hanno dato parere negativo in commissione al referendum, soffermandosi sul fatto che è necessario combattere lo sfruttamento. (…) Suor Claudia ha sottolineato ancora come l'abrogazione della Merlin non risolverà il problema, che riguarda lo sfruttamento e la violazione della dignità delle persone.»

 

Punto di vista - Di tanto in tanto riemerge la proposta di “riapertura delle case chiuse” come soluzione al problema della sicurezza, della violenza e della schiavitù sulle donne, ma la realtà, anche nei Paesi dove l’attività di prostituzione è legale e più o meno controllata dallo Stato, è spesso ben diversa da quanto sembra. Anche se apparentemente si dichiarano “libere”, in realtà non sapremo mai chi le controlla per davvero, a cosa sono costrette, e quali vessazioni subiscono. Comunque, laddove si è data la possibilità di registrarsi al fisco come prostitute per legittimare questo “lavoro”, pochissime lo hanno fatto. Un fallimento, di cui nessuno parla.

C.G.

Cernusco sul Naviglio, 31 marzo 2014

 

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