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HOME > Cernusco7 > 3 Febbraio 2014

“NESSUNO ESCLUSO”
PER UNA PIENA INTEGRAZIONE DEI DISABILI

Nello scorso ottobre 2013 l’amministrazione comunale ha approvato il progetto “Nessuno escluso” volto a promuovere “nuove prospettive per l’inclusione”, sottoscrivendo una convenzione con l’Anfass Martesana, la cui sede è presso la Residenza “La Parolina” di via Boccaccio.

 

Il progetto, che vede anche la partecipazione di Enjoy Care e Caritas, intende raccogliere, elaborare e sviluppare alcune esperienze e sperimentazioni attorno al tema dell'inclusione sociale della disabili­tà, che vedono coinvolti diversi soggetti presenti nel territorio di Cernusco. Con questa decisione, l’amministrazione comunale ha inteso dare seguito a sue “precedenti iniziative a favore dei disabili al fine di favorire una loro piena integrazione sociale nel tessuto sociale cittadino.” 

Nella prima fase del progetto, svoltasi nei mesi di novembre e dicembre dello scorso anno, sono state coin­volte le famiglie con un congiunto disabi­le per una prima rilevazione di proposte e suggerimenti concreti per promuovere iniziative inclusive. Nei prossimi mesi,  coinvolgendo anche le associazioni e le cooperative di solidarietà che si occupano di disabilità, verranno individuati dei percorsi concreti. L’attuazione dell’intero progetto richiederà però tempi non brevi, perché occorre anche accompagnarlo con la maturazione di un approccio culturale innovativo sul tema dell’inclusione dei disabili.

 

«Quando si parla di inclusione – ha scritto, su Voce Amica di gennaio 2014, Roberto Guzzi Coordinatore R.S.D. "La Parolina" - ci si ri­ferisce ad esperienze di reciprocità fertile e coinvolgente tra forme di esistenza diver­se, egualmente dignitose, all'interno del tessuto relazionale e sociale e della vita civile di un determinato territorio, in una logica di co-evoluzione che lo renda più abitabile per tutti. In questa logica, allora, si possono cre­are condizioni (in termini di esperienze, opportunità, percorsi) che, da un lato, ren­dano possibile il riconoscimento e l'affer­mazione effettiva dei diritti di cittadinanza delle persone con disabilità, e, dall'altro, l'ampliamento degli spazi di cittadinanza per la comunità locale nel suo complesso: prestare attenzione alle diverse forme di diversità presenti in un determinato territo­rio aiuta a migliorare la convivenza di tutti.»

In questo contesto ogni soggetto coinvolto - i servizi presenti, le famiglie, l’amministrazione comunale e il territorio – è chiamato a svolgere un preciso ruolo. In particolare, i familiari con un congiunto disabile – ha sottolineato Roberto Guzzi - «sono cittadini in grado di percepire la qualità o il degrado della vita sociale, che possono contribuire a migliorare la situazione, per sé e per gli altri abitanti. Le famiglie, adeguatamente coinvolte, possono essere, accanto a molti altri e con il concorso di molti altri, un potenzia­le fattore di crescita civile di un territorio, esprimendo una cittadinanza attiva in una logica di mutualità che migliora l’insieme.»

 

Cernusco sul Naviglio, 3 febbraio 2014

 

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