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HOME > Cernusco7 > 13 Gennaio 2014

IN CENTRO, ATTENZIONE A DOVE METTETE I PIEDI

 

La pavimentazione del nostro centro cittadino è certamente di quelle che, soprattutto per le persone di una certa età, suscita più di una preoccupazione. Infatti, il suo fondo irregolare e  adesso anche molto sconnesso per la scarsa manutenzione  può essere causa di rovinose cadute. Ora a sorprenderci arriva pure una sentenza del Tribunale di Milano

 

Le cadute dei pedoni, in centro città, sono scene a cui abbiamo spesso assistito, transitando abitualmente da quelle parti. Ora a sorprenderci arriva una sentenza del Tribunale di Milano, competente anche per la nostra città, commentata lo scorso 10 gennaio sul quotidiano Avvenire.  Un dispositivo relativo a un fatto accaduto nel capoluogo: se lo stesso criterio di giudizio fosse applicato anche per infortuni che dovessero capitare nella nostra città, allora le responsabilità si invertirebbero.

   

«Il pavè, tradizionale tipo di pavimentazione stradale formata da cubetti di pietra – ha scritto Avvenire - “presenta per sua stessa natura e configurazione delle fessure tra una lastra di porfido e l'altra” e “proprio perché queste fessure ed interstizi sono prevedibili è richiesta all'utente una particolare prudenza ed attenzione”. È con questa motivazione che il giudice della decima sezione civile del Tribunale milanese, ha respinto il ricorso di un cittadino milanese che, caduto sul pavé in via Moscova nel 2011, aveva fatto causa al Comune di Milano per chiedere un risarcimento danni. L’uomo mentre attraversava sulle strisce pedonali era inciampato ed era caduto a terra “a causa dell'interstizio tra le singole lastre di porfido che compongono il pavé”. Il pedone lamentava che a seguito della caduta aveva riportato “danni alla propria integrità psicofisica”. Secondo il giudice (…) se da un lato è evidente che (al Comune di Milano) spetta l'onere di manutenzione delle strade, è altrettanto pacifico che il pavé del Comune non presenta una pavimentazione di per sé uniforme e quindi viene richiesta ai pedoni “una maggiore attenzione e diligenza nell'attraversamento delle strade”. In altre cause civili dello stesso genere, invece, cittadini che erano caduti in strada avevano avuto ragione e l'amministrazione era stata condannata. (…) “La presenza di un interstizio fra le lastre di pavè - scrive il giudice - non può considerarsi quale pericolo occulto e imprevedibile nei termini appena richiamati, tenuto altresì conto dell’orario (l’uomo è caduto nel primo pomeriggio) che ne permetteva la piena visibilità e delle peculiarità delle strade del Comune di Milano”. Inoltre, secondo il giudice “la calzatura di tipo maschile, congiuntamente ad una diligente attenzione, avrebbe comunque favorito un affidabile appoggio del piede sul pavè (a differenza di una scarpa femminile, con tacco sottile, che potrebbe rendere più difficoltoso mantenere l’equilibrio tra gli interstizi del porfido, richiedendo ancora maggiore attenzione).” Il giudice ha quindi condannato l’uomo a pagare le spese processuali al Comune.»

 

Cernuschesi siete avvertiti, quando camminate in centro città – nella zona a traffico limitato - fate attenzione a dove mettete i piedi, anzi a dove infilate il tacco!

 

 

Cernusco sul Naviglio, 13 gennaio 2014

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