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HOME > Cernusco7 > 23 Dicembre 2013

APPROVATA LA PRIMA VARIANTE AL PGT,
CHE DISCIPLINA IL COMMERCIO

La prima variante al Piano del Governo del Territorio (PGT) vigente, volta ad adeguarlo alla programmazione urbanistica relativa al settore commerciale, è stata approvata nella seduta del consiglio comunale dello scorso 19 dicembre. Approvato anche il Regolamento per il rilascio di autorizzazioni per le medie strutture di vendita.

 

L’assessore all’urbanistica, Giordano Marchetti, ha introdotto la discussione sottolineando che, a tre anni dall’approvazione del PGT, l’amministrazione comunale ha inteso proseguire nel governo del territorio anche nel settore commerciale. Lavoro non facile – sempre a parere dell’assessore - in presenza di diversi provvedimenti legislativi, a livello nazionale volti alla liberalizzazione, con poche possibilità di intervento per l’amministrazione comunale. Cernusco è il primo Comune in Lombardia – ha precisato Marchetti - a dotarsi di un articolato piano commerciale.

L’assessore ha quindi indicato gli obiettivi della variante approvata: volontà politica di non modificare gli orientamenti strategici del PGT e di non consumare suolo e di attenersi agli indirizzi del Piano commerciale approvato in aprile. Con riferimento a quest’ultimo, si sono introdotte le diverse classificazioni commerciali (escludendo la grande distribuzione) e individuando le zone in cui le nuove attività potranno insediarsi. Le aree riservate a medie strutture di vendita, suddivise in tre categorie, sono state localizzate lungo alcune direttrici (via Mazzini, Torino, Verdi … ) e potranno aprire previo studio di viabilità, l’adozione di misure per mitigare l’impatto delle nuove attività commerciali sulla viabilità e l’opportuna dotazione di parcheggi. È previsto che per ogni trasformazione urbanistica dovranno essere corrisposti oneri aggiuntivi per far fronte alle modifiche urbanistiche che si dovessero rendere necessarie, per esempio per la viabilità, oltre naturalmente agli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria già dovuti. Oneri aggiuntivi da definirsi con successivo atto del consiglio comunale.

Osservazioni alla variante - Si è poi passati all’esame delle diciotto osservazioni alla variante presentate dai cittadini e dagli operatori. La maggior parte delle osservazioni è stata respinta o accolta parzialmente: non c’è stato quindi alcun stravolgimento rispetto a quanto adottato dal consiglio comunale nello scorso luglio.

Nel corso dell’esame delle osservazioni sono emerse alcune indicazioni, che riprendiamo. In merito all’area, in Comune di Cernusco, posta a fianco del Centro commerciale Carosello di Carugate è stato ribadito dal Sindaco, Eugenio Comincini, che continuerà ad essere agricola. Qualora la Regione dovesse promuovere un accordo di programma su quest’area il nostro Comune sarà comunque disponibile a sedersi al tavolo per discuterne.

Altra precisazione in merito al traffico pesante in centro storico. Il Sindaco ha fatto presente che nel primo trimestre del prossimo anno (per la verità, l’introduzione era già stata annunciata per la scorsa estate) sarà modificata la circolazione nella zona a traffico limitato, con l’introduzione di sensi unici, limitando anche il transito dei mezzi pesanti per l’approvvigionamento dei negozi. Il problema riguarda soprattutto una media struttura di vendita – il supermercato della Nuova Cooperativa Agricola Cernuschese di piazza Matteotti. Comincini ha precisato che si sta definendo un accordo con la cooperativa e che c’è la volontà delle parti di trovare un accordo.

Il dibattito - Il consigliere Mauro Aimi (Movimento 5 stelle) ha invitato l’amministrazione comunale a riflettere sull’impatto che potrebbe avere sul traffico e sull’inquinamento l’insediamento di nuove strutture di vendita, in presenza di una viabilità già satura. L’assessore Marchetti ha osservato che con la futura apertura della Brebemi, della Teem (la tangenziale che unirà Agrate con Melegnano) e del raddoppio della Cassanese e della Rivoltana è stata stimata una riduzione del traffico di circa il 35% sulla SP 121 e sulla Padana.

A Claudio Keller (Forza Italia) che si è lamentato dell’eccessiva rigidità delle risposte alle osservazioni, che potrebbero indurre gli operatori commerciali ad allontanarsi dalla nostra città scegliendo altri Comuni – Marchetti ha chiarito che al di là dell’esito delle osservazioni, quello che poi conta è il contenuto delle controdeduzioni: se in futuro dovessero migliorare le condizioni del traffico sarà possibile insediare strutture più ampie anche là dove ora è vietato, mentre le soluzioni viabilistiche più opportune saranno decise in sede di esame dello studio viabilistico, obbligatorio per ogni richiesta di nuovo insediamento di media struttura.

Daniele Radaelli (Sinistra per Cernusco) ha parlato di “buona programmazione commerciale”, di una variante che soddisfa le potenzialità di una domanda che può avere ancora possibilità di svilupparsi e di caratterizzazione del commercio locale; di una variante che contiene l’uso del suolo e dice no alla grande distribuzione. Ha poi posto l’accento sull’esigenza di favorire il commercio equo-solidale e la filiera corta e ha criticato i centri commerciali per il danni arrecati al commercio tradizionale e per gli stili di vita che inducono.

Cristian Mandelli (Lega nord) si è chiesto se anche il nostro Comune vincolerà la già citata area a fianco del Centro commerciale Carosello a “area agricola strategica”, come fatto recentemente  dalla Provincia. A parere del Sindaco non ci sarebbero, invece, le caratteristiche per farlo.

La variante approvata - per Daniele Mandrini (PD) - è partita dall’esigenza di dare risposta ai cittadini a fronte di un’offerta deficitaria di negozi, avendo come paletti la viabilità e la tutela del paesaggio. Aggiungendo, che viene tutelato quanto già esistente al fine di valorizzarlo meglio.

Sindaco: promuovere “un tessuto commerciale attivo e diversificato” - A conclusione del dibattito è intervenuto il Sindaco, che ha rilevato la scarsa articolazione del dibattito. Comincini ha invitato a uscire dai luoghi comuni: primo fra tutti quello che ritiene che sia la concorrenza dei centri commerciali a determinare la nascita o la morte del tessuto commerciale locale: “noi in centro città non abbiamo negozi vuoti”. Dal piano commerciale, ha aggiunto il Primo cittadino, “abbiamo scoperto che la maggior parte dei cernuschesi va a fare la spesa altrove. Intendiamo ridurre questa tendenza.” Comincini ha poi spiegato che quanto posto in essere è qualcosa che la città si aspetta: un tessuto commerciale attivo e diversificato. “Siamo andati anche a offrire – ha concluso il Sindaco - in un periodo di crisi, in ambiti produttivi, la possibilità di diversificare con attività commerciali.”

Regolamento per il rilascio di autorizzazioni per le medie strutture di vendita - Nel corso della seduta è stato anche approvato il regolamento per il rilascio di autorizzazioni per le medie strutture di vendita. L’assessore al commercio, Ermanno Zacchetti, ha detto che il piano commerciale predisposto dall’amministrazione comunale ha inteso rispondere alla richiesta del commercio locale di crescere e di diventare più attrattivo. Il Piano - a parere dell’assessore - va nella direzione di mettere a sistema il commercio cittadino con iniziative di marketing diretto (sbaracco, mese degli sconti …) per accompagnare lo sviluppo del commercio con strumenti concreti, consapevoli della sua importanza per la vitalità della nostra città.

Zacchetti ha poi aggiunto che il regolamento è un atto dovuto previsto dalla normativa vigente, dopo che lo strumento urbanistico ha dato le indicazioni per l’insediamento delle medie strutture. È un documento che fornisce agli operatori le indicazioni su come agire per ottenere un’autorizzazione di questo tipo; è uno strumento di raccordo tra norme regionali e comunali e che chiarisce le diverse classificazioni.

 

 

 Punto di vista -  È stato un dibattito che non ha offerto spunti interessanti, come invece ci si poteva aspettare. Questo è un limite dell’attuale consiglio comunale, dove la maggioranza dei consiglieri è alla loro prima esperienza amministrativa, che si rende sempre più evidente. 

Il dibattito si è concentrato, in prevalenza, come sottolineato e lamentato anche dal Sindaco, sulla questione dell’area agricola a fianco del Centro commerciale Carosello.

Si è accennato, e giustamente, alla necessità di valorizzare il commercio locale, ma non si è mai sentito parlare di tutela del consumatore. Se, dall’indagine fatta dal Comune, risulta che oltre il 50% dei cernuschesi va a fare la spesa altrove ci sarà pure qualche motivo?

In base alla normativa vigente, a livello nazionale ed europeo, anche nell’ambito del commercio deve prevalere la libertà di iniziativa economica e di concorrenza. Sono salvaguardate solo le esigenze di ambiente e salute e i vincoli culturali. La giurisprudenza ritiene che non possono essere posti divieti sproporzionati rispetto alla tutela dell’ambiente urbano, all’assetto del territorio, alla viabilità e agli standard (verde, parcheggi). Sarà interessante vedere se nei prossimi mesi qualche operatore ricorrerà alla giustizia amministrativa per chiedere la cancellazione di qualcuna delle limitazioni poste dal Comune all’apertura di medie strutture.

Qualche mese fa avevamo scritto che i negozi dei centri storici e di prossimità che sono sopravvissuti, prima all’avvento della grande distribuzione e poi alla crisi, sono quelli che hanno saputo inventarsi un “valore aggiunto” (specializzazione, offerta qualificata, rapporto di fiducia …), che certamente si accresce là dove è favorito anche dal contesto urbano, sociale e commerciale in cui si trovano a operare. Aggiungiamo ora che la valorizzazione di un’attività non può che scaturire dal coraggio degli operatori del settore, piccoli e grandi, di ripensare il proprio ruolo e non da vincoli normativi che impediscano nuove aperture.

Discorso a parte poi meriterebbe la fiscalità locale che, per esempio in tema di IMU, non favorisce certo le attività commerciali in città.

C.G.

 

Cernusco sul Naviglio, 23 dicembre 2013

 

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