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HOME > Cernusco7 > 16 Dicembre 2013

MARTESANA: UNIRE LE FORZE PER RILANCIARE IL LAVORO

 

“La Martesana per il lavoro”, la manifestazione promossa dalle Rsu di alcune fabbriche della nostra zona e che ha avuto il sostegno delle amministrazioni comunali e dei consigli comunali del territorio ha raccolto, lo scorso sabato 14 dicembre, diverse centinaia di persone che hanno sfilato da Cassina de’ Pecchi a Cernusco.

 

 

Alla testa del corteo i Primi cittadini dei comuni della Martesana.  I promotori dell’iniziativa – come hanno scritto nel volantino distribuito lungo il percorso – hanno sottolineato che «il nostro territorio, come il resto dell'Italia, attraversa un momento di crisi economica sempre più acuta. La crisi non riguarda solo la chiusura di aziende, ma una più generale assenza di prospettive. Non si capisce come i posti di lavoro che vengono persi possano essere ricreati. Si diffonde una precarietà generalizzata che minaccia anche i cosiddetti "garantiti". Crescono le difficoltà a far fronte ai bisogni e alle esigenze quotidiane. Aumen­tano drammi come la difficoltà di mantenere un'abitazione quando si è perso il lavoro. Le amministrazioni comunali devono far fronte a situazioni che, spesso, non hanno in realtà i mezzi per affrontare. In Martesana diverse aziende sono state chiuse, altre, troppe, sono a rischio. Ci sono anche, però, le resistenze di lavoratori che hanno avuto la forza e la costanza di opporsi con lotte, presidi, occupazioni.»

Per i promotori della manifestazione è «arrivato il momento in cui è fondamentale che il nostro territorio - i suoi amministratori, le sue forze associative, politiche e culturali - faccia sentire a questi lavoratori e a queste lotte, non soltanto la propria solidarietà, ma anche un sostegno visibile, con iniziative tese ad aprire un discorso pubblico sul futuro eco­nomico e sociale della Martesana. Finora ogni situazione e ogni Comune hanno cercato di rispondere singolarmente alle e­mergenze provocate dalla crisi. Raramente si è riusciti a unire le forze e fare in modo che si aprisse un ragionamento complessivo, di lungo periodo, riguardante tutta la zona. E questo che, secondo noi, è giunto il momento di fare. Perché nessuno deve vivere in solitudine le conseguenze della crisi, e perché tutti gli attori sociali e istituzionali parteci­pino a immaginare soluzioni che riguardano la vita di tutti.»

Verso nuove iniziative – I partecipanti al corteo - giunti in piazza Unità d’Italia, a Cernusco - hanno ascoltato un rappresentante dei  promotori della manifestazione. Dopo aver ringraziato i presenti - per aver aderito ad un’iniziativa  nata con l’intento di coinvolgere tutte le forze vive della Martesana attorno ad un tema centrale per la tenuta del tessuto sociale del nostro territorio, come è quello del lavoro - ha  parlato della manifestazione come punto di partenza e non di arrivo verso nuove iniziative capaci di coinvolgere le diverse componenti della società civile e del mondo del lavoro. Significativo che alla manifestazione fosse presente anche una rappresentanza di Assolombarda.

Servono una seria politica industriale e risorse adeguate - In rappresentanza dei sindaci della Martesana ha parlato il nostro Primo cittadino, Eugenio Comincini, che ha posto l’attenzione su tre aspetti. Innanzitutto ha sottolineato che è possibile manifestare in modo civile, intelligente e utile – come fatto con la manifestazione “La Martesana per il lavoro” - a dispetto di altre forme di protesta che in questi giorni stanno interessando un po’ tutto il nostro Paese, suscitando parecchie preoccupazioni. Secondo: che la crisi odierna delle imprese è frutto della mancanza di una seria politica industriale, a livello governativo, nei settori strategici, come ad esempio quello delle telecomunicazioni, che nella nostra zona ha causato la perdita di tantissimi posti di lavoro. Non servono interventi a pioggia – ha aggiunto Comincini - ma misure mirate nei settori industriali capaci di creare nuove imprese e quindi nuovi posti di lavoro; imprese capaci di stare sul mercato, aperti alla concorrenza e alle sfide della globalizzazione.  Terzo: che i Comuni in questi anni si sono impegnati con diverse iniziative a sostenere i lavoratori in difficoltà e le loro famiglie ma, ha anche aggiunto, che i sindaci dei nostri paesi sono consapevoli della limitatezza di quanto messo in campo rispetto alle richieste presentate. Ai Comuni servono maggiori risorse che possono venire solo dagli enti superiori, Regioni e governo nazionale.

Comincini ha poi informato che a breve ci sarà una riunione dei sindaci della Martesana per esaminare alcune proposte concrete da introdurre a sostegno del lavoro e per la crescita dell’occupazione nella nostra zona, nella consapevolezza che solo nell’ambito di un impegno condiviso – in rete – si possono conseguire risultati positivi e senza dimenticare di utilizzare al meglio le risorse e le opportunità che possono venire anche dall’Europa e che troppo spesso non si riescono a cogliere.

Il futuro economico e sociale della nostra zona non può non riguardarci, anche se è forte in questo tempo di esasperato individualismo pensare, per chi è solo sfiorato dalla crisi o si sente in qualche modo garantito, di potersene stare in disparte a guardare come andrà a finire.

C.G.

 

Cernusco sul Naviglio, 16 dicembre 2013

 

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