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HOME > Cernusco7 > 2 Dicembre 2013

LAVORO IN MARTESANA: INSIEME CONTRO LA CRISI

All’inizio della seduta del consiglio comunale dello scorso 28 novembre il Sindaco ha presentato un ordine del giorno sul “lavoro che non c’è. Sostegno alla mobilitazione delle lavoratrici e di lavoratori delle aziende in crisi in Martesana”, che è stato approvato all’unanimità dai consiglieri presenti.

 

Il Primo cittadino, Eugenio Comincini, prima di illustrare il documento, ha ricordato che si tratta di un’iniziativa che coinvolge anche altri sindaci dei comuni vicini, che è importante che la situazione di crisi che sta colpendo molte aziende della nostra zona sia tangibilmente sostenuta da una vicinanza, da una solidarietà, da un’azione, anche politica, delle amministrazioni comunali, delle associazioni, dei partiti, delle forze vive delle nostre comunità della Martesana. Tutto questo nella consapevolezza che dalla crisi non si esce da soli, che c’è bisogno di interventi più incisivi ai diversi livelli, sopratutto nazionale ed europeo. Per Comincini è importante, in questo contesto di crisi, dare il segnale che non ci “dimentichiamo dei lavoratori in difficoltà” e con una manifestazione specifica creare anche una rete più stretta tra le diverse realtà della zona per trovare soluzioni condivise.

Nell’ordine del giorno – dopo aver descritto la “pesante e drammatica crisi economico-sociale” in atto, l’insufficienza delle politiche messe in campo dall’Europa e dai Paesi membri, le difficoltà nel “trovare nuove forme di occupazione”, gli effetti dei tagli alla spesa pubblica – si prende atto che“anche il territorio della Martesana sta attraversando un momento di crisi economica sempre più acuta, che non riguarda solo la chiusura di aziende, ma una più generale assenza di prospettive”, che “si è di fronte a una precarietà diffusa, che oramai è arrivata a minacciare le aree cosiddette garantite e risulta sempre più difficile comprendere come si possano rigenerare i posti di lavoro che si sono persi”, che “aumentano i drammi famigliari anche in Martesana e le rispettive amministrazioni comunali sono sempre più in difficoltà a far fronte a situazioni che si presentano con il volto dell’emergenza improvvisa”, che “la situazione attuale in Martesana, dal punto di vista dell’industria, della piccola e media impresa, della logistica e dell’artigianato, presenta un panorama di aziende in parte già chiuse, ad attività ridotta o caratterizzate da procedure di riduzione del personale”, che “i lavoratori delle aziende interessate dai processi di chiusura o ristrutturazione stanno tentando di resistere in tutti i modi consentiti dalla legge e forniti dalla tradizione del mondo del lavoro (lotte, presidi e occupazioni sono all’ordine del giorno: nello specifico, la resistenza dei lavoratori della Jabil e della Nokia Siemens di Cassina de Pecchi, che hanno visto in pochi anni la drastica riduzione del numero degli occupati, da alcune migliaia a poche centinaia di unità, è diventata un caso rappresentativo ed emblematico della situazione complessiva.”

Solidarietà fattiva a tutti i lavoratori - L’ordine del giorno manifesta quindi “la necessità che il territorio, i suoi amministratori, le forze associative, politiche e culturali, esprimano la solidarietà fattiva a tutti i lavoratori attualmente impegnati nella difesa dei livelli occupazionali”, “la volontà di sostenere i lavoratori e le loro famiglie, nella consapevolezza che la perdita del posto di lavoro mette a rischio la dignità delle persone e la coesione sociale”, “la necessità che, di fronte a situazioni drammatiche come queste, emerga con determinazione una iniziativa politica volta a mettere in rete le istituzioni e le forze sociali del territorio, evitando di rispondere singolarmente alle emergenze provocate dalla crisi.”

Manifestazione il 14 dicembre - Il documento “impegna il Sindaco e la giunta a sostenere, con la presenza ufficiale del gonfalone del comune e degli amministratori, la giornata di mobilitazione del 14 dicembre 2013, organizzata dalle Rsu delle aziende in crisi della Martesana; a garantire, a livello locale, tutte le forme di sostegno attivo possibile alle famiglie colpite dalla crisi nella misura delle risorse disponibili; a mettersi in rete con le altre Amministrazioni comunali limitrofe al fine di per attuare interventi coordinati e sinergici, forme di politiche attive del lavoro e di sostegno alle famiglie; a esercitare con la dovuta fermezza, nei confronti delle istituzioni sovra ordinate, iniziative di carattere politico-amministrativo al fine di ottenere provvedimenti atti a sostenere le amministrazioni locali nella loro azione a favore delle famiglie, contro la crisi.” 

Il dibattito - Dopo la lettura dell’ordine del giorno è seguito il dibattito, con l’intervento di quasi tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale. Tutti d’accordo sul documento e sulla manifestazione del 14 dicembre prossimo, con partenza alle ore 10,00 da Cassina de’ Pecchi e arrivo a Cernusco, in piazza Unità d’Italia verso le ore 11,30.

Giuliano Mossini (Forza Italia) ha chiesto quali iniziative sono state intraprese “dall’amministrazione comunale per venir incontro ai cittadini in difficoltà?”
Il Sindaco ha ricordato i tre bandi comunali fatti per sostenere le famiglie in difficoltà, le risorse destinate ai servizi sociali, l’adesione ad accordi che favorissero l’anticipazione dell’indennità della cassa integrazione, l’attivazione del “Tavolo per il lavoro” e la collaborazione con le associazioni del territorio (Caritas, San Vincenzo, Cav, Auser). Comincini si è detto anche “consapevole che le risposte che diamo sono comunque insufficienti.”

Angelo Levati (PD) ha parlato della necessità di un cambio di mentalità nel promuovere nuove occasioni di lavoro: non basta creare posti di lavoro per l’oggi ma bisogna anche pensare al futuro, inventando qualcosa di nuovo.

Per Daniele Radaelli (Sinistra per Cernusco) centralità del lavoro e dignità della persona sono un binomio inscindibile.

Dopo aver osservato che l’automazione e la tecnologia – a parere di Mauro Aimi (Movimento 5 Stelle) - tolgono posti di lavoro, ha parlato della necessità di passare dal Pil (Prodotto interno lordo) al Bil (Benessere interno lordo).

Cristian Mandelli (Lega nord) si è chiesto “come mai si è arrivati a questo punto della crisi? Quando diversi anni fa si parlava della tutela dei nostri posti di lavoro e della nostra economia non emergeva questa necessità di tutela del nostro territorio. Adesso invece le cose stanno cambiando, anche se in ritardo.”

Per Mariangela Mariani (Vivere Cernusco) è importante un coordinamento sul territorio. Non è il momento di fare polemiche, ma ci sono forze politiche che hanno precise responsabilità a livello nazionale per questa crisi.

L’assessore Rita Zecchini ha poi annunciato che tra gennaio e febbraio prossimo sarà organizzato un convegno per la “lettura del nostro territorio e per elaborare proposte concrete per uscire dall’attuale situazione di crisi”. 

Punto di vista – In questi giorni sono stati diffusi i drammatici dati sull’occupazione. Tasso di disoccupazione stabile ad ottobre al 12,5% (in aumento di 1,2% rispetto all’anno scorso) ma con una nuova emorragia di posti soprattutto tra gli under 30. I disoccupati sono 3.189.000 (quasi il 10% in più rispetto a ottobre 2012). I giovani disoccupati sono 663.000, novemila in più rispetto a settembre. Numero che portano il tasso di disoccupazione dei 15-24enni al 41,2% (in aumento di 4,8% rispetto ad ottobre 2012). Inoltre, quasi due milioni di giovani under 30 non cercano il lavoro perché ritengono di non trovarlo.
“Il fuoco della disoccupazione e dell’inoccupazione – ha detto il cardinale Bagnasco lo scorso 29 novembre intervenendo a un convegno sul lavoro a Genova - brucia la pelle delle persone giovani, delle famiglie” al punto che “la tenuta sociale rischia di cedere e spezzarsi.”
Ben venga, quindi, la manifestazione del prossimo 14 dicembre a sostegno dei lavoratori in difficoltà della nostra zona, ma bisogna essere anche consapevoli che da sola non basta. Tutti dobbiamo fare molto di più, soprattutto per dare fiducia alle nuove generazioni.

C.G.

Cernusco sul Naviglio, 2 dicembre 2013

 

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