CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > Cernusco7 > 18 Novembre 2013

“DIRITTO ALLO STUDIO”:
A FAVORE SOLO LA MAGGIORANZA

Alla presentazione ed illustrazione del Piano per il diritto allo studio 2013/2014, fatta dall’assessore all’educazione, Rita Zecchini e dal dirigente comunale competente, nella seduta del consiglio comunale dello scorso 7 novembre – di cui abbiamo riferito in un articolo precedente – è seguito un ampio dibattito con l’intervento dei rappresentai di tutti i partiti e liste presenti nel parlamentino di Villa Greppi.

 

Il primo ad intervenire nel dibattito sul Piano per il diritto allo studio è stato il consigliere Gianluigi Frigerio (PDL) che ha lamentato il “ritardo con cui il Piano è giunto in consiglio comunale, rispetto a quanto fatto da altri comuni vicini”. Ha inoltre aggiunto che il Piano “non valorizza appieno le scuole paritarie”, che “c’è stato un taglio al contributo all’asilo Sorre”, in questo poi smentito dal Sindaco, “un asilo che fa del bene alla nostra città e che sta vivendo una fase di incertezza per via dell’imminente rinnovo della nuova convenzione”. Ha quindi apprezzato lo stanziamento di euro 4.000 agli oratori cittadini per il prossimo Oratorio feriale, ma ha sollevato dubbi sulla necessità dell’ampliamento della scuola di via Buonarroti, visto che si erano rese disponibili le aule liberate dall’Aurora-Bachelet, e infine, ha definito “una vergogna i 32.000 euro dati all’Afol.”

Mauro Aimi (Movimento 5 Stelle), citando Pietro Calamandrei, ha criticato il contributo dato alla scuola paritaria Sorre: “Unico ed enorme neo di questo Piano”. Un finanziamento, a suo parere, “senza dubbio discutibile e spropositato” se paragonato a “quanto spendiamo noi per la scuola paritaria e quanto spendono altri Comuni. Noi paghiamo più del doppio.” Aimi ha poi presentato tre emendamenti – giudicati però inammissibili dal dirigente comunale competente – per chiedere di ridurre il finanziamento al “Sorre” a euro 150.000,00 – da euro 208.000 previste – per destinarli ai servizi di “supporto psico-pedagogico”, alla “assistenza utenti” e alla disabilità.

Cristian Mandelli (Lega Nord) ha rimarcato il fatto che il Piano non esaminerebbe alcune criticità: l’accesso non agevole ai plessi scolastici e il servizio trasporto a pagamento anziché gratuito. Ha poi sollecitato a incentivare di più l’uso di mezzi di trasporto alternativi, in particolare delle bici e ad adottare una nuova suddivisione dei bacini d’utenza

Danilo Radaelli (Sinistra per Cernusco) ha individuato gli elementi vitali del Piano nel collegamento con il recente “Patto per la scuola”, nella riqualificazione della scuola di piazza Unità d’Italia, nel grande successo del piedibus, nell’ampliamento delle proposte formative, nell’impegno assunto e nelle risorse destinate agli studenti con disabilità.

Per Agnese Rebaglio (PD) il “piano assicura il massimo sostegno possibile a tutte le scuole pubbliche del territorio” inoltre  è “positivo che nei progetti formativi non ci si limiti a erogare contributi ma si ravvisa una partecipazione di tutte le diverse componenti del mondo della scuola.”

Angelo Levati (PD) ha invitato a porre attenzione ai ragazzi deboli, violenti e che non parlano, alle famiglia divise e a quelle straniere. Ha quindi auspicato una collaborazione delle nostre scuole cittadine con quelle dei comuni vicini e ha invitato a stimolare i genitori all’autoformazione.

Maurizio Magistrelli, capogruppo del PD, ha riscontrato “una pianificazione, una visione, una intenzionalità nelle scelte del Piano, che si legge con molto piacere per la sua integrazione interna (essendovi ricomprese tutte le spese attinenti la scuola) e con il territorio.”

Mariangela Mariani (Vivere Cernusco) ha giudicato il Piano come “uno degli elementi più qualificanti dell’azione amministrativa dell’attuale giunta”. Gli aspetti interessanti li ha individuati nel contenimento delle spese di gestione, senza comprimere quelle per l’utenza, nel “ricchissimo insieme dei progetti formativi” e nell’impegno a sostenere la disabilità.

Claudio Gargantini (Persona e Città) ha parlato dei punti critici del Piano, mettendo innanzitutto in evidenza l’assenza dei dirigenti scolastici alle riunione della commissione comunale competente. Quindi, ha criticato la mancanza, tra i progetti formativi, di uno specifico dedicato allo sport o alla cura del corpo; ha parlato “dello sforzo fatto per fare una classe dell’infanzia in via Buonarroti ma arrivata tardi per avere l’assegnazione di insegnanti”. Ha rilevato che “non si parla più della costruzione della nuova scuola”, che si sprecheranno 1,7 milioni di euro per sistemare la scuola di piazza Unità d’Italia e che il regolamento ISEE non ha ancora recepito quanto stabilito in una recente mozione approvata dal consiglio comunale. Ha chiesto attenzione non solo per l’asilo Sorre, che dovrebbe applicare le fasce Isee e non ricorrere all’autocertificazione, ma anche per la scuola steneriana. Critico anche verso l’Afol: “non porta benefici e gli diano pure i soldi”. Infine, ha definito il contributo di 4.000 euro da dare all’oratorio feriale “l’inizio della campagna elettorale dell’assessore Zecchini”. 

Nella sua replica, l’assessore all’educazione, Rita Zecchini, ha riconosciuto di essersi impegnata lo scorso anno a presentare il Piano 2013/2014 entro luglio 2013 ma di non esservi riuscita per l’incertezza sulle risorse economiche e per la mancanza di dirigenti scolastici effettivi: “sino a fine agosto – ha detto Zecchini – non sapevamo chi avrebbe assunto la direzione”.

L’assessore ha rivendicato l’«ampio spazio» che l’amministrazione comunale riserva alle relazioni con le scuole paritarie: dal sostegno al progetto piedidus dell’Aurora-Bachelet al contributo per l’oratorio feriale, anche se il Comune è impegnato a costruire un progetto educativo con i centri estivi comunali. Ha pure anticipato che per la nuova convenzione con l’Asilo Sorre si è già deciso, di comune accordo tra le parti, l’adozione delle fasce Isee. L’assessore rifarebbe anche oggi la scelta fatta negli scorsi mesi di costruire una nuova sezione della scuola dell’infanzia di via Buonarroti, rimasta poi inutilizzata. Si è infine impegnata a fare per il prossimo anno, unitamente all’assessore Zacchetti, una “offerta sportiva omogenea e ugualitaria per tutte le scuole primarie cittadine, anche con il contributi del Coni”

Studenti disabili: “un dato impressionante” - Il dirigente comunale competente ha precisato che gli studenti disabili sono quest’anno 111 pari al 3% della popolazione scolastica. “un dato che deve far riflettere. Un dato impressionante.”

Per la Scuola civica di musica ha parlato di “un costante aumento”: dalle attuali 280 iscrizioni prevede che a fine mese si possa arrivare a circa 350.

Per la formazione dei bacini di utenza delle singole scuole, ha poi spiegato che sono studiati in funzione del numero degli studenti, dell’ubicazione e della capienza delle scuole, esemplificando che “se gli studenti di Ronco vengono concentrati su via Dante e via Manzoni si ha poi come conseguenza che studenti più vicini a quest’ultima scuola potrebbero finire in un altro plesso. 

A conclusione del dibattito è intervenuto il Sindaco, Eugenio Comincini che, a proposito della costruzione del nuovo polo scolastico, ha precisato che non è presente nel Piano per il diritto allo studio perché è inserito nel Piano delle opere pubbliche. “Non è un progetto che abbiamo abbandonato, ci stiamo lavorando”. Per realizzarlo – presentando il progetto esecutivo e mettendolo a gara – è pero necessario che il Comune sia già proprietario dell’area, che al momento non ha ancora. Presto dovrebbe essere avviata la procedura di esproprio dei terreni interessati. Comincini ha poi difeso la scelta di riqualificare la scuola di piazza Unità d’Italia: “chi aveva un’idea diversa doveva anche fornire un piano economico per la sua attuazione. Non lo ha fatto. Ci siamo comunque impegnati noi a fare i conti, ma abbiamo visto che il progetto non era economicamente sostenibile. Non tutti i sogni nel cassetto possono essere realizzati.”

Il Sindaco ha quindi proseguito osservando che il Piano “è un buon Piano, che fa emergere il grande impegno dell’amministrazione comunale a favore della scuola. È evidente che ci sono impegni, sforzi di razionalizzazione in un tempo di risorse limitate. Non manca il sostegno ai progetti didattici. Ci auguriamo che le scelte che farà il Parlamento con la legge di stabilità in discussione in questi giorni non ci costringano a ridurre le risorse che abbiamo destinato con questo Piano alla scuola. Non avendo certezze sulle risorse del prossimo anno è chiaro che ci possono essere dei rischi nell’attuare tutto quanto contenuto nel Piano 2013/2014. L’impegno però dell’amministrazione comunale è quello di fare di tutto per attuarlo completamente.”

Il Piano è stato approvato dalla sola maggioranza, contrari Claudio Gargantini (Persona e Città) e Mauro Aimi (Movimento 5 Stelle), astenuti Claudio Keller e Gianluigi Frigerio del Pdl e Cristian Mandelli della Lega Nord.

                                                                                                                                             C.G.

 

 

Punto di vista – Il Piano per il diritto allo studio 2013/2014 si pone in continuità con quelli precedenti, anche in un periodo di incertezza sull’entità delle risorse che saranno effettivamente disponibili per il Comune, e questo è un fatto senz’altro positivo.

Non possiamo però tacere qualche preoccupazione legata al prossimo rinnovo della convenzione con l’Asilo Sorre, anche guardando a quanto sta succedendo proprio in questi giorni al consiglio comunale di Milano, con i tagli proposti alle scuole paritarie.

«“La scuola paritaria? Un patrimonio culturale e pedagogico da difendere”. E non solo. “La sua presenza rappresenta per lo Stato un enorme risparmio economico”. E in tempi di “controllo della spesa non intervenire a sostegno della loro attività rischia di apparire antieconomico” Parole non nuove, ma a sorprendere è l’interlocutore che pronuncia queste frasi. È il direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Lombardia, Giuseppe Colosio», la massima autorità scolastica regionale. (Avvenire, 12 maggio 2012). È così difficile comprendere le ragioni esposte dal direttore regionale?    

C.G.

 

Cernusco sul Naviglio, 18 novembre 2013

 

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01    Best View:  800x600  IE 6