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HOME > Cernusco7 > 18 Novembre 2013

VOLONTARI UNITALSI:
“ABBRACCIO DI TENEREZZA PER I MALATI”

 L’Unitalsi di Cernusco – sottosezione che comprende diversi gruppi dei paesi vicini - si ritroverà domenica 24 novembre, alle ore 11, nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe Lavoratore, per la Giornata del ringraziamento. Nella celebrazione eucaristica saranno offerte le gioie, le fatiche e le sofferenze di un anno di vita associativa, a partire dagli ammalati e dalle loro famiglie che sono stati seguiti e accompagnati nel corso del 2013.

 

Dopo la Messa, come tradizione, seguirà un momento conviviale, anche questo molto atteso, al Ristorante “Da Peppino” a Carugate. L’impegno dei volontari dell’Unitalsi di Cernusco trova le sue motivazioni più profonde e vere in ciò che il Vangelo chiede ad ogni credente, come ha ricordato anche Papa Francesco pochi giorni fa.

Sguardo che accoglie, mano che solleva e accompagna -“La vostra opera non è assistenzialismo o filantropia, ma genuino annuncio del Vangelo della carità, è ministero della consolazione. E questo è grande: la vostra opera è evangelica proprio, è il ministero della consolazione”. Così Papa Francesco si è rivolto, in aula Paolo VI a Roma, lo scorso 9 novembre - ai partecipanti al pellegrinaggio dell’Unitalsi nazionale, organizzato in occasione del 110° anniversario dell’associazione. “Siete uomini e donne, mamme e papà, tanti giovani che, mossi dall’amore per Cristo e sull’esempio del Buon Samaritano, di fronte alla sofferenza non voltate la faccia dall’altra parte. E questo di non voltare la faccia da un’altra parte è una virtù: andate avanti con questa virtù!”. Il Papa ha invitato i volontari a “essere sguardo che accoglie, mano che solleva e accompagna, parola di conforto, abbraccio di tenerezza. Non scoraggiatevi per le difficoltà e la stanchezza, ma continuate a donare tempo, sorriso e amore ai fratelli e alle sorelle che ne hanno bisogno. Ogni persona malata e fragile possa vedere nel vostro volto il volto di Gesù; e anche voi possiate riconoscere nella persona sofferente la carne di Cristo”. Per il Santo Padre “i poveri, anche i poveri di salute, sono una ricchezza per la Chiesa”.

In un contesto “incline a nascondere la fragilità fisica” – ha quindi continuato Papa Francesco - l’Unitalsi è chiamata ad essere “segno profetico e andare contro questa logica mondana, la logica dello scarto, aiutando i sofferenti ad essere protagonisti nella società, nella Chiesa e anche nella stessa associazione”.

 

Cernusco sul Naviglio, 18 novembre 2013

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