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HOME > Cernusco7 > 21 Ottobre 2013

STRESS DA TRAFFICO, APPENA USCITI DI CASA

Alla mattina, dal lunedì al venerdì, tra le 7,30 e le 8,30, percorrere via Monza, via Vespucci, via Buonarroti e via Falcone / Borsellino molto spesso è diventato quasi un incubo. Chi lo fa deve armarsi di santa pazienza, sperando che la fila di automobili in uscita dalla città - verso Cologno e la tangenziale est oppure diretta in via Masaccio, dove hanno sede l’Itsos e la scuola paritaria Aurora-Bachelet - scorra velocemente.

 

Un traffico rallentato non certo per la presenza di qualche incrocio regolato da semaforo, infatti nei tratti interessati non ce ne sono: ci sono solo rotatorie. Che dovrebbero, come ci dicono gli esperti, fluidificare il transito delle auto, E invece, in questo caso, non è così!

Se in un incrocio – sostengono gli esperti del traffico - si sostituisce la rotonda al semaforo, gli incidenti gravi crollano del 90% e mentre al semaforo il traffico si ferma nelle rotatorie il flusso delle auto non si interrompe, così l’automobilista impiega il 70% del tempo in meno per superare l’intersezione. Ne derivano anche vantaggi concreti sul piano ecologico. Ma gli esperti di traffico aggiungono anche che ogni rotatoria va decisa e progettata rispettando un criterio di fondo: ogni incrocio o intersezione è un caso da analizzare a se stante, bisogna tenere conti di molti fattori, per esempio vanno studiate le caratteristiche dell’incrocio, quelle attuali e quelle prevedibili per il futuro. Sarà stato fatto questo studio per le diverse rotatorie poste nelle vie citate? Il dubbio però è un altro: che non sia tanto un problema di rotatorie, ma di infrastrutture inadeguate.

È indubbio che la difficoltà di transito nella zona Vespucci-Monza sia coincisa con l’apertura, nel settembre 2012, della nuova sede della scuola paritaria e che abbia ulteriormente influito il fatto, per esempio, che alunni delle scuole elementari che abitano in alcune vie della zona a nord della città anziché frequentare la più vicina scuola di via Manzoni devono raggiungere quella di via Mosè Bianchi.

Ben venga il progetto “Andare a scuola per conto nostro” lanciato la scorsa settimana dall’Aurora-Bachelet con l’obiettivo di promuovere forme di trasporto alternative all’auto, come il piedibus,  per raggiungere la scuola. Temiamo però che da solo non sarà sufficiente per risolvere il problema del traffico nella zona.

 

Punto di vista – Non siamo esperti del traffico e non abbiamo quindi soluzioni da proporre, confidiamo però che chi, a livello comunale, ha la competenza di questo settore si faccia carico di studiare e risolvere il problema. Aggiungiamo solo che il  problema della mobilità, degli spostamenti, della lotta alla congestione, del contenimento delle emissioni da traffico e via dicendo riguarda e richiede l'impegno di tutti: dei  cittadini e dei loro stili di vita, degli amministratori locali, ai diversi livelli, così che ognuno faccia la sua parte. Ma anche di chi gestisce i trasporti pubblici e perfino le reti autostradali (tangenziali comprese) deve fare un esame di coscienza domandandosi fino a che punto l'impazzimento odierno del traffico è frutto di omissioni, ritardi, scelte sbagliate, programmazione inadeguata. Sperando che poi abbia a rimediarvi.

C.G.

Cernusco sul Naviglio, 21 ottobre 2013

 

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