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HOME > Cernusco7 > 21 Ottobre 2013

DALL’AFRICA ALL’ASIA, I CERNUSCHESI IN MISSIONE

La Giornata missionaria mondiale è l’occasione per ricordare i laici e i religiosi cernuschesi  attualmente impegnati in esperienze di servizio ai fratelli e di annuncio del Vangelo all’estero. Con la consapevolezza, per noi, che queste esperienze non ci possono lasciare indifferenti, ma sono un forte richiamo all’impegno e alla testimonianza nella nostra vita quotidiana.

 

La prossima domenica, 27 ottobre, nella nostra diocesi - a differenza di quanto accade in tutto il resto del mondo, che l’ha celebrata domenica 20 ottobre - si celebra la Giornata missionaria mondiale. È stata posticipata per la coincidenza, alla terza domenica di questo mese,  con la solennità della Dedicazione del nostro Duomo.

Nel pensare con gratitudine alle missionarie e ai missionari cernuschesi, cominciamo con suor Serena De Stefani, da poco tornata in Algeria. In questo Paese africano – ha detto suor Serena -  “la nostra Chiesa ha fatto dell’incontro la sua missione specifica. Ed è attraverso questo incontro con l’altro che comincia e si costruisce giorno dopo giorno un dialogo vissuto nel quotidiano: camminare, cercare insieme, tentare di rispondere ai bisogni con servizi gratuiti suscitati da nient’altro che dall’amore, dare e ricevere e a volte gioire e soffrire insieme nell’ascolto dello Spirito che parla attraverso altri credenti.”

Maria Assunta Formenti, missionaria laica, da oltre vent’anni è in Kenia: “il mio è solo un modesto contributo ad un disegno più grande che dovrebbe coinvolgere ogni persona, specialmente un cattolico.” Alla “chiamata” - ha scritto - “non ho potuto sottrarmi. Ho vissuto e vivrò tra i poveri, condividendo ogni giorno le loro difficoltà. Quel che riesco a dare è ampiamente ripagato dall’accoglienza e dall’affetto che leggo negli occhi di chi mi circonda.” 

Sara Alba è una cernuschese che, dopo la morte del marito di origine Ugandese, ha deciso di fondare in Uganda presso la città di Jinja, una Scuola Professionale gratuita. Alba si è preparata a lungo per la realizzazione di questo progetto e dopo un'esperienza di insegnamento ha aperto nel 2003 la Scuola Professionale Balidhabene che opera in collaborazione con l'Ufficio dell'assistente sociale della Diocesi di Jinja.

Padre Emio Spinelli, missionario del Pime,  è in Bangladesh da quasi quarant’anni, dove è circondato dai suoi “duecento ragazzi e ragazze. Vivono con me, sono un po’ la mia famiglia: senza di loro non riuscirei a vivere”. La sua missione è in un villaggio a Bhutahara e della missione fanno parte oltre 40 villaggi dove c’è una piccola comunità cristiana. “In missione vivo con tre suore bengalesi e spendo il mio tempo visitando a turno i villaggi o ascoltando i problemi della gente, senza discriminazione di razza o di religione. Accanto al nostro villaggio ci sono altri villaggi mussulmani o indu con tutti abbiamo cordiali relazioni: ci fanno partecipi delle loro feste … Vorrei che in Italia imparassimo ad avere maggior rispetto per le differenti fedi dei nostri fratelli extracomunitari.”

Don Antonio Perego, salesiano, è nella missione di Sakania, all’estremo sud della Repubblica Democratica del Congo, dove è incaricato della scuola media superiore frequentata da circa 400 studenti.  Una missione che comprende anche una trentina di villaggi distanti anche più di 120 km, la maggior parte dei quali poco abitati e raggiungibili solo in bicicletta.

Ci sono poi altre religiose e religiosi appartenenti a congregazioni missionarie che, dopo una più o meno lunga esperienza all’estero, ora sono in Italia, alcuni in modo definitivo altri solo provvisoriamente, altri ancora per l’età avanzata (suor Angela Cavenaghi e suor Irene Comi).

Padre Efrem Tresoldi è rientrato lo scorso anno in Italia per assumere la direzione di Nigrizia, il mensile della sua congregazione, quella fondata da san Daniele Comboni. In precedenza era stato per quattordici anni in Sudafrica (prima come componente della Commissione di Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Sudafricana, con particolare attenzione alla giustizia ambientale, poi come portavoce dei vescovi sudafricani e infine come direttore della rivista comboniana Worldwide). “Interessarsi su ciò che avviene in Africa o in altri continenti – ha affermato padre Efrem -  non è un optional per un ristretta cerchia di addetti, è cosa doverosa per chiunque è consapevole delle trasformazioni in atto nel villaggio globale che è il nostro mondo.”

Don Enrico Bertazzoli dopo le sue esperienze con il Pime in Bangladesh e in Brasile, è ora a Porlezza come collaboratore di don Angelo Viganò nel servizio alla Comunità pastorale di quella località.

Don Luciano Ghezzi, terminato il suo servizio come responsabile della Casa del Pime di Villa Grugnana a Merate, dalla fine dello scorso anno è tornato a risiedere tra noi e si è offerto con generosità per accompagnare e assistere la vita della nostra Comunità pastorale “Famiglia di Nazaret”, in particolare della Parrocchia San Giuseppe Lavoratore.

Non possiamo certamente dimenticare don Sandro Spinelli che periodicamente raggiunge il Brasile, dove è rimasta una parte del suo grande cuore missionario. Attualmente  don Sandro vive all’Eremo di Varone, nell’appennino parmense.

Suor Anna Mandrini delle Piccole Sorelle del Vangelo è a Bari, dopo aver vissuto per anni ad Haiti.

Suor Maria Noemi Guzzi, insignita nello scorso marzo del Gelso d’oro, benemerenza civica della nostra città, dopo i tanti anni passati in Kenia e Costo d’Avorio, è stata rieletta economa generale e responsabile dell’animazione missionaria ed ecumenica della sua congregazione, le Piccole Suore Missionarie della Carità di San Luigi.

Cesarina Assi, della Compagnia Missionaria dei padri Dehoniani, dopo gli anni trascorsi in Cile, a cui ha fatto seguito l’incarico di amministratrice centrale del suo istituto, è ora nella casa di Monguelfo in provincia di Bolzano. La sua Compagnia è un istituto secolare, che ha la sede centrale a Bologna, ma è diffuso in varie regioni d’Italia, in Portogallo, in Mozambico, in Guinea Bissau, in Cile, in Argentina, in Indonesia.

In missione ci sono anche Monica Soldati e Giandomenico Di Sane, non più residenti nella nostra città, ma ancora con molti amici e conoscenti tra noi: una coppia di volontari laici del Pime (ALP) che sta operando in Guinea Bissau nella gestione di un orfanotrofio a Bambaran alla periferia della capitale Bissau.  Monica è cresciuta nella Parrocchia Madonna del Divin Pianto e poi si è trasferita  in un paese vicino. “La missione è una cosa che avevamo dentro. Noi non abbiamo figli e il nostro donarci per la missione è un modo per noi di realizzare la fecondità che non abbiamo potuto realizzare con figli nostri. Uno stimolo ulteriore è quello di lavorare in un orfanotrofio. Tutto questo in un’ottica di fede, il motore che ci spinge in queste direzioni.”

 

Cernusco sul Naviglio, 21 ottobre 2013

 

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