In questi 5 anni la nostra associazione è stata un vero e proprio laboratorio culturale e sociale capace di raccogliere esperienze, storie e sensibilità differenti, in una città sempre meno attenta alla socialità e al concetto stesso di cultura. 
 

Non solo Brasile, ma partire dalla vivacità della società brasiliana per immaginare e costruire percorsi quotidiani sostenibili, stili di vita alternativi e ponti tra culture differenti, in un contesto storico in cui le identità rischiano di pesare come un macigno e le guerre sostituire la curiosità dell’incontro.
 

Siamo stati SPAZIO di partecipazione e formazione per tante/i bambine/i, ragazze/i, donne e uomini, SPAZIO d’incontro tra le generazioni e soprattutto SPAZIO diretto al fare.
 

Dopo 5 anni uno spazio che rischia di essere solo virtuale, soffocato e imprigionato in un salotto di una casa privata. Buono, ma pur sempre un salotto.
 

Ed è per questo che chiediamo con una certa urgenza alla prossima amministrazione un luogo fisico, delle mura con un tetto, uno SPAZIO che sia un riconoscimento e una valorizzazione del lavoro svolto , per continuare a  promuovere  culture di pace e solidarietà.
 

Caro Signor Sindaco,

siamo quelli dei libri a 1 euro, sicuramente si ricorderà di noi anche grazie alle centinaia di richieste di occupazione di suolo pubblico arrivate sulla sua scrivania. Sentiamo ancora il bisogno di scriverle dalla piazza in cui siamo presenti da ormai 5 anni, perché abbiamo appreso con sorpresa la sua decisione di creare un «rivoluzionario» assessorato alla missionarietà. Siamo felici che si sia accorto che da Cernusco provengono tanti missionari che lei definisce «un patrimonio di storie, di uomini e di donne spesso dimenticato se non addirittura rimosso dalla politica, a livello centrale e locale ». MEGLIO TARDI CHE MAI!

Pur non essendo missionari, ci aspettiamo grandi cose da questo assessorato! Per esempio che da oggi non sarà più un problema esporre la bandiera della Pace dal municipio o che ammetterà di aver commesso un grave errore a sostenere la guerra all’Iraq e a cavalcare il razzismo più becero contro Rom e migranti. Oppure che da oggi darà voce a chi da anni sostiene progetti di solidarietà in giro per il mondo e attuerà quella legge, di cui Cernusco non ha mai fatto uso, che consente ai Comuni di destinare fondi pubblici per la cooperazione internazionale. O ancora che finalmente si accorgerà del lavoro di associazioni e singoli cittadini che come noi, pur non essendo missionari, sono portatori di un messaggio di Pace, Giustizia, Dignità, Uguaglianza, condiviso con donne e uomini di ogni religione e cultura.

Non ci interessano le motivazioni (che fa rima con missioni, ma anche con elezioni…) per cui solo oggi decide di riconoscere una parte del mondo della solidarietà. Ci stupisce, invece, la leggerezza con cui lei continua a nascondere un universo più grande di iniziative, distribuendo solo ad alcuni attestati arbitrari di «solidarietà vera». 

DICE UN NOSTRO AMICO SACERDOTE CHE PER AVVICINARSI ALLE ALTRE CULTURE È NECESSARIO TOGLIERSI LE SCARPE… PER COMPRENDERE NEL PROFONDO QUESTO MESSAGGIO LA INVITIAMO A LEGGERE IL LIBRO «LE CARRIOLE DI BAYEUX». FORSE SCOPRIRÀ CHE LA VERA RIVOLUZIONE NON È IL SUO ASSESSORATO, MA IL CORAGGIO DI CHI OGNI GIORNO OPERA CON UMILTÀ E PASSIONE PER COSTRUIRE UN MONDO MIGLIORE, ANCHE DIETRO CASA E COMINCIANDO DALLE PICCOLE COSE. SENZA VANTARSI DEI PROPRI SUCCESSI. SENZA SCARPE. BUONE FESTE!

Piazza della Repubblica, Natale 2006

Operazione Cachoeira de Pedras