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COMMUNAUTE LAICS VOLONTAIRES

AFRICA 80 CHIAMA: SEDE IN VIA VIDEMARI 22

20063 CERNUSCO SUL NAVIGLIO  - MILANO

TEL. 02-9244548

 

 

                                                      

 

  

LA INVITIAMO ALLA MOSTRA DI OPERE ETNOLOGICHE AFRICANE PRESSO:   PADIGLIONE DELLA SOLIDARIETA' C/O AFRICA80CHIAMA 

VIA VIDEMARI ANG. DON GNOCCHI CERNUSCO S/N. (MI)

 

 

 

L’arte popolare e una delle espressioni più autentiche della cultura di un popolo e segue la curva d’evoluzione del gruppo umano al quale appartiene. E’ sempre I’espressione di artisti anonimi cioè di un pensiero estetico all’infuori di una comunità in un certo momento del suo sviluppo in contrapposto a quanto avviene nella societa organizzata e industrializzata nella quale le opere sono firmate dal loro autore.

L’incontro dell’uomo moderno con I’arte tradizionale negra e stato senz’altro scioccante anche se ha rappresentato un ritorno alle origini. Ma e forse proprio in questo senso che I’uomo bianco” e stato affascinato dall’arte negra.

.

 

 

Per quanto riguarda I’espressione d’arte delI’Africa Occidentale non vi sono in generale espressioni ”monumentali” di nessun genere, il fenomeno arte si configura essenzialmente nella bellezza degli oggetti d’uso e soprattutto negli elementi essenziali dei rituali magico-religiosi e negli oggetti di culto.

Sintetizzando possiamo individuare tre gruppi di opere: le figure degli antenati e del culto, le maschere, i feticci.

Le figure degli antenati sono sempre circondate da grande reverenza e rappresentano nella tribù il legame di 

continuità fra passato e presente, fra il mondo dei vivi e quello dei trapassati.

 

Le maschere antropomorfe, zoomorfe e composite, hanno un ruolo determinante nelle funzioni religiose e svolgono anche una funzione sociale, poiché colui che indossa nel rito la maschera cessa di essere se stesso per diventare quello che la maschera simboleggia. Fondamentale I’uso delle maschere nelle danze propiziatrici e nelle cerimonie tribali: in questi casi il danzatore oltre ad assumere il ruolo raffigurato dalla maschera imita anche i movimenti dello spirito, dell’eroe dell’animale

simboleggiato.

 

 

I Feticci invece sono sculture alle quali e affidato un potere malefico o protettivo rappresentato da un intruglio magico nascosto nella statua stessa.

Dopo queste indicazioni di carattere generale, vediamo come si verificano nei territori a sud del Sahara le principali espressioni dell’arte popolare negra.

      Nel Dahomey la lavorazione

 

dei metalli e la grande scultura lignea sono concentrate nella costa reale di Abomey.

Comuni a tutte queste popolazioni sono le attività artigianali, legate alla produzione degli oggetti necessari alla vita quotidiana.

Infine ricordiamo una delle più importanti attività artigianali, quella del tessitore. La tessitura si esegue su telai semplici e le stoffe prodotte, generalmente prive di disegno, vengono successivamente tinte in pezza. I coloranti sono tutti di origine vegetale, basti ricordare I’indigo; la tintura all’indigo e importantissima perché e praticata da tutti i

popoli primitivi in tutto il mondo ad eccezione dell’Australia.

 

 

 

Le terrecotte sono prodotte con metodi elementari che

possono riallacciarsi a produzioni similari dell’epoca lacustre

in Europa. La lavorazione e effettuata per lo più dalla donna e

 le forme sono semplici;a decorazione, se esiste, e di carattere geometrico elementare.  

 

 

 

 

Forse la fragilità delle terrecotte e la ragione principale per cui vengono 

molto spesso sostituite nell’uso corrente dalle Calebasses. Sono contenitori 

polivalenti ottenuti dal frutto vuotato e seccato di una specie di zucca, 

la Lagenaria Vulgaris. Questi frutti assomigliano ad una bottiglia panciuta e 

a secondo il metodo di taglio danno luogo a scodelle, bottiglioni, 

ciotole, mestoli ecc.

 

 

                                                                                                                                 

Infine ricordiamo una delle più importanti attività artigianali, quella del tessitore.

La tessitura si esegue su telai semplici e le stoffe prodotte, generalmente prive di disegno, 
vengono successivamente tinte in pezza. I coloranti sono tutti di origine vegetale, basti ricordare 

I’indigo; la tintura all’indigo e importantissima perché e praticata da tutti i popoli primitivi
in tutto il mondo ad eccezione dell’Australia.

 

 

 

Per quanto riguarda la tecnica di tessitura, in Africa si pratica quasi esclusivamente il ”procedimento per riserva” vale a dire che si ”riservano” sul tessuto da tingere i disegni, cioè si tinge il fondo non il decoro.

Fra questi il più famoso e il metodo batik, in cui le riserve vengono fatte a cera; altri metodi sono le riserve con pieghe o trecce, la riserva dei nodi, ecc.

 

 

 

 

 

Arte popolare a Sud del Sahara

 

 

Nelle opere dei Dogon, popolazione prevalentemente agricola dell’alto Mali, I’elemento principale e la tendenza alI’astrattismo; le figure dai caratteri ascetici hanno un accentuato verticalismo; importantissima la varietà delle maschere legate alla complicata mitologia Dogon e ai culto degli antenati.

 

Nel basso Mali, i Bambara intagliano bellissimi profili lignei di antilopi, i Chi-wara, indossati dai giovani nei riti propiziatori del raccolto.

 

Nella Costa d’Avorio, nonostante che le popolazioni appartengono a ceppi etnici diversi, sussiste una certa unità culturale motivata da unica istituzione magico-religiosa, la potente società segreta ”poro”.

 

 

Scendendo verso il sud, si incontrano le popolazioni Senufo, Baulè, Dan, Guérè, Agni.

I Senufo popolazione dedita all’agricoltura, sono esperti scultori e tessitori.

 

 

La scultura Senufo ha caratteristiche piuttosto realiste, molto importanti le serie di figure di antenati ed i grandi Calao, uccelli emblematici alti sino a due metri che ricordano
il grande uccello della Savana.

 

Fra le maschere citiamo quella denominata ”Kagba”, maschera composita sormontata da due grandi corna, e la famiglia delle Wabele o sputafuoco, appartenente alla categoria morfologica della maschera ”elmo”.

 

Al sud abitano le popolazioni Baule le cui opere sono di particolare eleganza, ricordiamo le maschere Kple-Kple dalla forma discoidale che si riallaccia ad un simbolismo solare.

 

 

 

Le maschere Dan invece, di stile molto originale, sono alte e leggermente bombate.

 

 

 

 

 

La produzione artistica degli Ashanti e quasi esclusivamente di oreficeria, molto sviluppata la lavorazione dei pesi per la polvere d’oro che illustrano proverbi, mestieri o antiche storie.

 

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